Aree interne, Cittadinanzattiva premia tre esperienze in Basilicata, Abruzzo e Campania con “Chi l’ha fatto?”

Quattro le realtà premiate e menzionate dalla terza edizione di “Chi l’ha fatto?”, il contest, avviato da Cittadinanzattiva nel 2021 in collaborazione con UniCredit nell’ambito di “Noi&UniCredit”, programma di partnership con le Associazioni dei Consumatori di rilevanza nazionale, che si pone l’obiettivo di raccogliere, mettere in rete e valorizzare le esperienze che, partendo dalle esigenze delle comunità locali, abbiano contribuito a contenere il fenomeno dello spopolamento e a migliorare la qualità di vita di chi risiede nei territori appartenenti alle cosiddette “aree interne”. In questa edizione si è rivolta particolare attenzione alle iniziative orientate al raggiungimento dei 17 obiettivi globali dell’Agenda 2030 dell’ONU e ai temi della sostenibilità e delle disuguaglianze.

In sintesi i progetti vincitori e la menzione speciale:

“Ci sarà una volta”, da Moliterno-Latronico (PZ), realizzato dal Comune di Moliterno, dal Patto Locale per la Lettura del Lagonegrese e da inMateria APS, attraverso una serie di incontri che hanno visto protagonisti cittadini, associazioni, amministratori e alunni delle scuole dell’area. Si sono raccolte idee, sogni, ambizioni e desideri legati alla presenza di biblioteche nei piccoli Comuni. Attraverso un webinar, poi, è stato chiesto agli amministratori dei Comuni della zona e ai cittadini di confrontarsi con possibili modelli di co-gestione delle biblioteche pubbliche. Il percorso si è concluso con la realizzazione del gioco di carte “Una biblioteca per il futuro”, che chiede di immaginare di essere amministratori pubblici e di dover fare delle scelte che riguardano il paese e il benessere dei cittadini.

“Scuola dei Piccoli Comuni. Formazione e pratiche per le aree interne”, da Castiglione Messer Marino (CH), progetto che nasce per volontà dell’Amministrazione del Comune e che coinvolge docenti e ricercatori universitari esperti del settore, organizzazioni e associazioni quali ANCI, Uncem, Slow Food, Unpli, CAI, Avis, Confcooperative, GAL Maiella Verde, Spazio 001 e l’Istituto Comprensivo di Castiglione Messer Marino. Si sono realizzati una serie di incontri (con una parte seminariale e una laboratoriale) della durata di quattro ore ciascuno e ognuno con un tema specifico, dalla rigenerazione sociale ed economica, al mantenimento e sviluppo dei servizi essenziali, fino al contrasto allo spopolamento delle aree interne.

“Castelpoto, piccolo comune cosmopolita”, da Castelpoto (BN), un’esperienza che ha coinvolto e coinvolge tutti i cittadini e le cittadine di Castelpoto, migranti e residenti: grazie alla riapertura di case sfitte e di piccole attività economiche di prossimità si è migliorata la coesione sociale e la qualità della vita: nella scuola primaria locale, dopo il progetto, i bambini scambiano tra di loro giochi e compiti scolatici in sette lingue. Si è anche costituita una cooperativa di comunità, formata da cittadini di Castelpoto e persone migranti accolte nel SAI locale. Già quattro famiglie, con 14 bambini, al termine del Progetto hanno deciso di restare a vivere nel piccolo comune.

Menzione speciale per “Poliambulatorio Soter in Tortona”, da Tortona (AL), il progetto che ha coinvolto istituzioni locali ed enti privati dando vita ad un Poliambulatorio ad accesso gratuito in grado di erogare prestazioni sanitarie ai cittadini in condizione di particolare fragilità, soprattutto economica. Il lavoro volontario di 50 medici ha permesso di fornire cure gratuite a 780 persone.

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