Roma, 29 aprile 2025 – Il lavoro sociale è cruciale per il benessere delle persone, la costruzione di comunità collaborative e la qualità della vita dei territori. Lo vogliamo ribadire in occasione delle celebrazioni del 1° maggio 2025 perché i circa 350mila professionisti del welfare, della cura e dell’inclusione devono tornare a essere al centro delle politiche pubbliche e delle istituzioni, che devono riconoscere il loro ruolo in settori fondamentali per il Paese.
“È una missione basata su un approccio che promuove lo sviluppo della coesione sociale, della partecipazione, della emancipazione delle persone e la costruzione di politiche di welfare all’altezza dei cambiamenti in atto nella società. Il lavoro sociale in cooperativa è, al contempo, una professione che si compone di alcuni fattori essenziali come dignità e riconoscimento sociale ed economico, condizioni e senso attribuito al proprio impegno, formazione e possibilità di crescita, umana e professionale”. Lo afferma il presidente nazionale di Legacoopsociali Massimo Ascari. “Partendo da tali convinzioni – aggiunge Ascari – è urgente affrontare alcune criticità che rischiano di compromettere la tutela e le aspirazioni dei lavoratori, l’equilibrio delle imprese, l’accessibilità dei cittadini ai servizi essenziali di welfare e, di conseguenza, l’esigibilità dei diritti alla cura, alla salute e all’inclusione”.
L’impegno di Legacoopsociali a tutela del lavoro sociale non si è esaurito nel 2024 quando è stato rinnovato il contratto collettivo di lavoro. L’associazione continua a lavorare in numerosi ambiti di attività, alcuni più urgenti, come l’emergenza legata alla carenza di figure professionali; altri, da affrontare nel lungo periodo, legati all’attribuzione di valore al lavoro sociale e al riconoscimento del modello cooperativo.
“Il lavoro sociale è non solo una professione, ma un motore di cambiamento nelle comunità – dichiara Barbara Daniele, responsabile di Legacoopsociali Piemonte e vicepresidente di Legacoopsociali nazionale – rispondendo ai bisogni emergenti di una società sempre più frammentata, aggravata da una crisi del Sistema Sanitario Nazionale che rende sempre più urgente il ruolo del privato sociale. Abbiamo davanti a noi importanti sfide per trasformare la cooperazione sociale in un attore centrale nella definizione delle politiche di welfare, superando il ruolo di semplice fornitore di servizi per diventare protagonista di un modello di sviluppo futuro.“
“Ma per fare ciò – aggiunge Daniele – è necessario un dialogo constante e costruttivo con tutti i soggetti del territorio e con le Istituzioni locali alle quali continuiamo a chiedere le adeguate garanzie per la sostenibilità delle imprese cooperative, e un impegno comune per sviluppare nuovi modelli di intervento sociale e creare un ecosistema capace di attrarre talenti e investimenti”.
Legacoopsociali ricorda che il 15 e 16 maggio 2025 a Biella si terrà la prima tappa degli Stati Generali della cooperazione sociale, dal titolo #Controvento: iniziamo questo percorso dal Piemonte, si proseguirà a Fabriano e a Salerno prima della tappa finale di Roma a dicembre. Tutte le info sulla pagina web dedicata su www.legacoopsociali.it e sui nostri social Facebook, Instagram e X.