Mattia Rossi è stato riconfermato alla guida di Legacoop Liguria. Lo hanno eletto i delegati riuniti il 25 gennaio al Palazzo della Borsa a Genova. Al suo 13° Congresso, l’associazione ligure ha presentato la ricetta del mondo cooperativo per rilanciare occupazione e investimenti alla luce dei dati nazionali e regionali: nel 2026 in Italia mancheranno “4 milioni di mani” solo che nel settore digitale, nel 2022, 1.6 milioni di lavoratori si sono dimessi alla ricerca di condizioni economiche migliori e di una dimensione esistenziale più gratificante. In Liguria, dal 2018 ad oggi, si registra un saldo negativo di 7000 posti di lavoro con una stagnazione dei salari.
La sfida di Legacoop Liguria parte proprio dalla forza dei numeri attuali, contando oggi 300 imprese, con 16.000 lavoratori, 450.000 Soci: un miliardo e seicento dieci milioni di valore della produzione in tutti i settori produttivi. Numeri che raddoppiano se vi si aggiunge il volume d’affari generato e redistribuito in termini di lavoro, ricchezza e servizi sul nostro territorio dalle cooperative non liguri ma aderenti a Legacoop.
“Il rapporto tradizionale tra capitale e lavoro è superato – spiega Rossi -. Oggi dobbiamo affrontare una realtà ben più complessa: a capitale, lavoro, rendita finanziaria, si aggiunge la sfida per la sostenibilità per i luoghi e le persone, il loro benessere, la gestione del tempo che ogni individuo dedica al lavoro anche in termini di trasferimento. Noi vogliamo allearci solo con coloro che terranno assieme tutte queste variabili e condividano la nostra idea di economia che non guarda solo al profitto ma mette al centro una visione collettiva della società”.
La soluzione per Legacoop Liguria sta in un ruolo diverso dei giovani e le opportunità che proprio a loro offre il modello cooperativo. “ In Liguria siamo partiti in tempo – prosegue Rossi -. Da anni sosteniamo il riposizionamento strategico e competitivo delle imprese cooperative esistenti, favorendo la crescita di nuove realtà composte soprattutto da giovani. Rilanceremo una nuova edizione del bando Coop Startup e altre iniziative in collaborazione con Università, IIT, Comuni e Regione. Per riaffermare come la cooperazione sia una straordinaria opportunità di lavoro, di crescita professionale, personale e umana. Siamo la “casa” dei giovani che hanno idee nuove e vogliono un condividere un progetto lavorativo e di vita in comune”.
Emergenza Covid, guerra, crisi energetica. La cooperazione ligure ha retto, consolidandosi (e in alcuni casi ampliandosi con nuove imprese: 22 in tutta Liguria in questi anni) in tutti i rami dell’economia: oggi le coop di Legacoop rappresentano realtà rilevanti dal settore dell’agroalimentare ai servizi, dalla logistica e trasporti alla GDO, dai servizi sociali al turismo e alla cultura. “Investiamo in transizione digitale e ambientale, promuoviamo la Liguria e le sue bellezze artistiche paesaggistiche e culturali; garantiamo la formazione di migliaia di lavoratori, promuoviamo le pari opportunità, eroghiamo servizi agli anziani, ai disabili, alle persone di ogni età e appartenenza sociale, permettiamo l’inclusione sociale e lavorativa, movimentiamo merci e persone, rigeneriamo luoghi, comunità e quartieri; valorizziamo i prodotti del territorio, le aziende liguri nel rispetto dell’ambiente e del lavoro – conferma Rossi -. Facciamo questo rappresentando un presidio di legalità, lavorando al fianco delle istituzioni per denunciare l’economia sommersa, il lavoro nero e mal pagato, lo sfruttamento delle risorse, dei territori e dei quartieri. Lavoriamo per formare il contenitore dei nuovi lavori, quelli che non conosciamo ancora e a cui si devono dare regole e dignità nuove, dialogando con le organizzazioni sindacali e le amministrazioni pubbliche e la politica. Un esempio? Con il progetto “Cantieri Strategici” nel 2022 abbiamo messo a confronto le conoscenze del mondo accademico e della ricerca con le competenze del mondo cooperativo: un percorso che ha messo insieme linguaggi, esperienze e professioni diverse che hanno saputo dialogare su innovazione sociale, rigenerazione, logistica e mobilità sostenibili.”.
Nel futuro infine mancheranno milioni di mani non solo in campo digitale. “ Ecco perché su robotica applicata in tutti i settori dell’economia, comunità energetiche e piattaforme digitali cooperative, stiamo investendo da tempo – conclude il presidente di Legacoop Liguria -. Il modello cooperativo arriva da lontano ma non ha mai avuto paura dell’innovazione. Siamo il modello che considera l’intergenerazionalità il punto cardine. Non è una caso che le nostre imprese abbiano dimostrato di essere capaci di vivere più a lungo”.