Da Leonardo alla crisi climatica: i fiumi e il sistema irriguo della Lombardia sono il perno di una nuova strategia di sostenibilità, che mitiga i cambiamenti climatici e investe in biodiversità, diventando infrastruttura ambientale e riportando la balneabilitá nella regione senza mare.
Riscoprire la cultura del fiume per aggiornare la nostra identità territoriale: l’esigenza che i fiumi della Lombardia diventino beni comuni della collettività e non solo risorsa per le attività economiche, l’impiego consapevole dell’acqua dolce non esclusivamente legato ai momenti di siccità o dopo le alluvioni. In occasione della Giornata Internazionale delle Cooperative, promossa annualmente dall’ONU e dall’International Co-operative Alliance il primo sabato di luglio, Legacoop Lombardia ha deciso di celebrare con una simbolica navigazione sull’Adda (fiume interamente lombardo) il tema della ricorrenza “Cooperative: partner per uno sviluppo sostenibile accelerato“.
A bordo della motonave Capinera del Consorzio Navigare L’Adda, l’iniziativa ha visto la partecipazione di Luca Canova, cooperatore e ecologo-zoologo presso l’Università di Pavia, insieme al contributo di alcune delle cooperative aderenti Legacoop che da decenni mettono in atto best practice in ambito ambientale.
Tra queste, le esperienze virtuose della Cooperativa Agricola Canedo, che dal 1976 si dedica all’allevamento bovino sostenibile presso la comunità montana dell’oltrepò Pavese, le competenze di Officina 11 a supporto degli enti nella redazione di contratti di fiume, che permettono di consolidare la realtà delle comunità fluviali, o ancora le limonaie di Agri Coop Alto Garda Verde, che si prende cura del patrimonio agrumario della riviera con tecniche agricole d’avanguardia.
“Fondamentale incentivare una partecipazione diffusa e promuovere il senso di responsabilità nei confronti del paesaggio e del territorio. Per fare questo è necessario andare oltre le logiche di co-progettazione, che troppo spesso rimangono circoscritte a disegni antropici, e condividere una prospettiva di lungo periodo sulle trasformazioni che coinvolgono il territorio per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici in maniera efficace. Legacoop Lombardia si pone come soggetto promotore di un nuovo patto per i fiumi di Lombardia, affinché diventino veri e propri beni della comunità e non oggetto di azioni singole, limitate alle emergenze contingenti o peggio al suo sfruttamento”.
Così Attilio Dadda, Presidente Legacoop Lombardia, sottolinea il rinnovato impegno di Legacoop per strutturare una via di sviluppo sostenibile e l’esigenza di investire sul valore delle risorse quali beni comuni: dare rilievo alla cultura di fiume nel territorio lombardo è solo il primo passo.
Questo messaggio sarà presentato nel circuito mondiale del Coopsday come contributo locale alla crisi globale, si prepara invece per settembre una conferenza call to action.
La sintesi del video sarà tradotta e condivisa con le alleanze cooperative di tutto il mondo