DL Rilancio: Alleanza Cooperative, bene intervento governo, ma va superata la lentezza di amministrazione e sistema bancario; pensare al futuro del Paese con un Piano Nazionale per la Sostenibilità

Roma, 28 maggio 2020 – A fronte di un 2020 che potrebbe chiudersi con un calo del PIL annuo a doppia cifra, la possibilità di un rimbalzo nel 2021 dipenderà molto da una tempestiva reazione in termini di politica economica e dalla consistenza, efficacia e rapidità delle risorse allocate a livello nazionale e, soprattutto, europeo.

Ad affermarlo è l’Alleanza delle Cooperative, nel corso dell’audizione sul Decreto Rilancio presso la Commissione Bilancio della Camera.

Secondo l’Alleanza delle Cooperative “il precoce intervento straordinario del governo è stato positivo, ma va superata la lentezza con cui sia la macchina amministrativa sia il sistema finanziario nel suo complesso hanno reagito ad un impulso chiaro nella portata e nello spirito. Al netto dell’impatto delle misure di lockdown, e della durata del processo di progressiva riattivazione dell’economia, oggi risulta fortemente prioritario fornire ampia liquidità sia a tutte quelle imprese che sono state ‘ibernate’ per legge o di fatto, sia a sostegno di lavoro e consumi”.

Sul fronte europeo, l’Alleanza ha indicato la necessità di “maggiore solidarietà tra gli Stati e consapevolezza della situazione emergenziale”, sottolineando come “il dibattito sul Mes e, soprattutto, l’attuale confronto negoziale aperto attorno alla dimensione e alle caratteristiche tecniche del cosiddetto Recovery fund non sembrano paventare soluzioni imminenti, ma soluzioni la cui implementazione sarebbe posticipata nel tempo. Anche in questo caso, la tempistica gioca un ruolo determinante”.

Ma oltre all’immediato, a giudizio dell’Alleanza, è necessario guardare fin da ora al futuro del Paese.

“Il nostro documento “Ricostruire l’Italia cooperando” -si legge nella nota- “contiene 31 proposte e intende indicare un percorso verso questa direzione. Si propone, innanzitutto, di uscire dalla prassi di erogare risorse in una logica emergenziale, collocando in un Piano Nazionale per la Sostenibilità una visione del paese su un orizzonte di medio periodo. Sul piano del metodo, si suggerisce di coinvolgere nella definizione di tale quadro di politica economica per il paese, le forze sociali ed economiche, nonché i corpi intermedi, per concorrere con le proprie idee e proposte alla definizione delle politiche di rilancio e all’impiego di risorse e fondi che verranno auspicabilmente resi disponibili”.

 

 

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