Economia sociale: l’Assemblea dell’ONU adotta la prima risoluzione che ne riconosce e valorizza il ruolo per lo sviluppo sostenibile. Guarco, Presidente ICA, “Un momento storico”

Facendo seguito agli eventi organizzati a luglio e dicembre 2022 presso il quartier generale ONU di New York, le Nazioni Unite hanno adottato, durante l’Assemblea Generale che si è svolta il 18 aprile, la prima Risoluzione sulla promozione dell’economia sociale e solidale per lo sviluppo sostenibile. Nel ruolo di osservatore della task force delle Nazioni Unite sull’economia sociale e solidale, l’Alleanza Internazionale delle Cooperative ha preso parte alla discussione degli ultimi anni e celebra questo importante passaggio per accrescere la dimensione e il profilo internazionale dell’economia sociale e solidale.

La risoluzione include una definizione dell’economia sociale e solidale come “imprese ed altri soggetti impegnati in attività economiche, sociali ed ambientali a servizio dell’interesse collettivo e/o generale, basate sui principi della cooperazione volontaria e dell’aiuto reciproco, della governance democratica e/o partecipativa, dell’autonomia e dell’indipendenza, e del primato delle persone e della finalità sociale rispetto al capitale nella distribuzione e nell’utilizzo delle eccedenze e/o dei profitti”. Riconoscendo le cooperative come parte dell’economia sociale e solidale (insieme con associazioni, società mutualistiche, fondazioni, imprese sociali, gruppi di auto-aiuto e altri soggetti che operano in linea con i valori e i principi dell’economia sociale e solidale), la risoluzione si affianca a quelle già approvate sul ruolo delle cooperative nello sviluppo sociale adottate dall’ONU a partire dal 1950.

“Questo è un momento storico per la famiglia dell’economia sociale e solidale”, ha detto Ariel Guarco, presidente dell’Alleanza Internazionale delle Cooperative. “Il movimento cooperativo – ha aggiunto – è stato uno dei principali pilastri istituzionali nella costituzione dell’economia sociale e solidale sin dalle sue origini nel 1830 e si è impegnato attivamente nella rinascita moderna del concetto di economia sociale e solidale. Crediamo che la risoluzione rappresenti uno strumento essenziale per accrescere la visibilità dell’economia sociale e solidale e per dare l’opportunità di uno scambio mirato di conoscenza e di apprendimento da parte degli stati membri, per indirizzare le agenzie dell’ONU sulle aree di lavoro prioritarie dell’economia sociale e solidale e per documentare il nostro contributo allo sviluppo sostenibile”.

Il documento approvato dall’Assemblea dell’ONU riconosce come l’economia sociale e solidale può contribuire, tra l’altro, “al conseguimento e alla localizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile, particolarmente in termini di occupazione e di lavoro decente, all’offerta di servizi sociali, alla promozione dell’uguaglianza di genere e all’emancipazione delle donne, all’accesso alla finanza e allo sviluppo economico locale, così come alla crescita inclusiva e sostenibile”.

La risoluzione incoraggia gli stati membri dell’ONU a promuovere ed implementare, a livello nazionale, locale e regionale, strategie, politiche e programmi per sostenere e far crescere l’economia sociale e solidale attraverso legislazioni dedicate, statistiche nazionali, incentivi fiscali e per la partecipazione ad appalti pubblici, corsi di studio e potenziamento delle competenze, iniziative di ricerca e rafforzando il sostegno all’imprenditorialità e all’attività aziendale. Il testo, inoltre, invita le istituzioni finanziarie multilaterali, internazionali e regionali, e le banche per lo sviluppo a sostenere l’economia sociale e solidale, includendo strumenti e meccanismi finanziari già esistenti e nuovi adattati a tutti gli stadi di sviluppo.

Il documento, infine, esprime al Segretario Generale la richiesta di predisporre un report, in collaborazione con la task force interagenzie delle Nazioni Unite sull’economia sociale e solidale, dedicato all’implementazione della risoluzione stessa, tenendo in considerazione il contributo dell’economia sociale e solidale al conseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e ad una ripresa inclusiva, ricca di posti di lavoro, resiliente e sostenibile. Sarà incluso nell’ordine del giorno provvisorio settantanovesima sessione dell’Assemblea generale, sotto la voce “Sviluppo sostenibile”, un capitolo intitolato “Promuovere l’economia sociale e solidale per lo sviluppo sostenibile”.

Condividi su:
Leggi altri articoli