Legacoop Estense: presentati i dati sulle cooperative aderenti. Prodotta e distribuita ricchezza per oltre 7,75mld di euro

“Legacoop Estense associa oggi 200 cooperative, pari a 3.022 sedi locali e imprese consorziate sui territori di Modena e di Ferrara, che nel 2022 hanno prodotto e distribuito ricchezza per oltre 7,75 miliardi di euro, in crescita del 5% sul 2021. Soci e socie ammontano a 480mila unità, un numero che – se consideriamo gli abitanti dei territori “estensi” – conferma il forte radicamento cooperativo sulle due provincie: un abitante su due è socio di una cooperativa”. Lo ha detto oggi Paolo Barbieri, presidente di Legacoop Estense, presentando i dati dell’associazione a Modena e le prospettive a breve-medio termine.

La prevalenza mutualistica – che misura la partecipazione attiva dei soci all’attività di impresa – si attesta al 74%. In crescita il numero di persone occupate, che nel 2022 raggiunge quota 33.549 (+ 1% sul 2021), con l’86% di contratti a tempo indeterminato, l’occupazione femminile al 54% e il 30% di occupati under 40

Intergenerazionalità, patrimonializzazione e longevità sono parole chiave che caratterizzano le scelte delle cooperative: le assemblee dei soci hanno deciso di destinare a riserva l’88% dell’utile prodotto, distribuendosene solo il 9 % (il restante 3% va per legge al fondo per lo sviluppo cooperativo); “una scelta – ha sottolineato Barbieri – che va nella direzione di rendere le cooperative solide, in grado di gestire momenti di difficoltà come quelli che stiamo affrontando nel contesto globale, capaci di sostenere investimenti per il futuro”. Sia il patrimonio netto sia il capitale sociale hanno registrato una progressiva crescita tra il 2019 e il 2022.

Relativamente alle previsioni di chiusura dell’anno in corso, la prevalenza delle imprese consultate stima il giro di affari in aumento (41%) o stabile (36%), a fronte però di una riduzione del risultato netto (solo il 26% lo prevede in crescita, contro il 37% che lo prevede stabile e la stessa percentuale che lo indica in flessione). Anche per il 2024 si prevede un aumento del valore della produzione accompagnato però da una sensibile riduzione dei margini.

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