Sono intervenuti Simone Gamberini (Legacoop), Rita Ghedini (Cooperare con Libera Terra), Sen. Enza Rando (Commissione antimafia) e Albertina Soliani (Istituto Cervi). Ingresso di due nuovi dell’Agenzia: Legacoop Emilia Ovest e Boorea di Reggio Emilia
Si è svolta giovedì sera presso l’Istituto Alcide Cervi di Gattatico (RE) l’assemblea soci di Cooperare con Libera Terra che, oltre all’approvazione del bilancio 2023, ha visto il rinnovo del Consiglio di Amministrazione con le conferme di Rita Ghedini, Alessandro Beretta, Enrico Quarello, Carlo Barbieri, Pasquale Ferrante e Marta Battioni e le nuove entrate di Valentina Fiore, Tommaso Simili e Fausto Sacchelli. L’assemblea ha inoltre ratificato l’ingresso di due nuovi soci nella compagine sociale: Legacoop Emilia Ovest e Boorea.
Al termine degli adempimenti statutari si è tenuta una partecipata tavola rotonda “Terre Libere. Resistenza e riuso sociale dei beni confiscati alle mafie” con la presidente Rita Ghedini, Albertina Soliani (Istituto Cervi), Simone Gamberini (presidente nazionale di Legacoop) e la Senatrice Enza Rando (Commissione parlamentare antimafia) che si sono confrontati sul valore civile e democratico della lotta antifascista e dell’impegno per il contrasto alle mafie. È stata inoltre ribadita la volontà da parte di tutti gli ospiti di rilanciare il riuso sociale dei beni confiscati alle mafie come strumento risarcitorio per le comunità ferite dall’agire criminale mafioso e di promozione di un modello economico giusto e sostenibile.
“Sono diverse le direttrici su cui concentrare il nostro impegno – ha sottolineato la presidente Rita Ghedini -. L’obiettivo comune è costruire un modello di sviluppo che sia diverso da quello attuale, che ha visto crescere in maniera significativa le disuguaglianze: dobbiamo essere bravi a leggere le trasformazioni ambientali e sociali e a utilizzare la leva cooperativa per dare risposte ai bisogni”.
Il presidente Simone Gamberini ha invece rimarcato “l’impegno della cooperazione nel riuso sociale, di cui Cooperare con Libera Terra rappresenta una preziosa esperienza. Come Legacoop stiamo sviluppando un progetto nazionale per essere ancor più efficaci nel riuso sociale che per noi rappresenta sia un motivo valoriale, sia un mezzo di contrasto alla concorrenza sleale operata dalle imprese mafiose nell’illegalità. Oggi abbiamo un centinaio di associate che recuperano imprese confiscate o riutilizzano i beni, ma in ambedue i casi abbiamo intenzione di sviluppare molte nuove progettualità”.
“Un rilancio del riuso sociale dei beni confiscati, ancor più oggi che le mafie sono sempre più concentrate sugli aspetti imprenditoriali – ha dichiarato la senatrice Enza Rando. Devono essere assicurate risorse e competenze ai comuni per rendere utilizzabili i beni. Le mafie, oggi, hanno modificato anche i settori di riciclaggio e anche i territori, riciclando anche in paesi lontani, ma continuano a possedere beni per controllare i territori e continuano a trovare mercato”.
La presidente Albertina Soliani si è detta estremamente soddisfatta che “la pastasciutta antifascista a Casa Cervi fosse per la prima volta prodotta da Libera Terra (offerta da Cooperare con Libera Terra) e quindi proveniente dall’impegno civile e democratico sostanziato nel lavoro sui beni confiscati”.