ANAC, via libera alle nuove linee guida per la riqualificazione delle stazioni appaltanti

La qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza attesta la loro capacità di gestire direttamente, secondo criteri di qualità, efficienza e professionalizzazione, e nel rispetto dei princìpi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza, le attività che caratterizzano il processo di acquisizione di un bene, di un servizio o di un lavoro e può riguardare uno o entrambi i seguenti ambiti: capacità di progettazione delle gare e di affidamento e capacità di verifica sull’esecuzione e controllo dell’intera procedura, incluso il collaudo e la messa in opera. Lo dispongono le nuove linee guida deliberate dall’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) per la qualificazione delle stazioni appaltanti. Sulle linee guida, fa sapere ancora ANAC, è stata avviata una consultazione pubblica con la possibilità per le istituzioni pubbliche, centrali di committenza, operatori economici e associazioni di categoria di inviare osservazioni e indicazioni.

L’obiettivo delle linee guida, che indicano le modalità operative per l’attuazione del sistema di riqualificazione – che varrà per tutte le procedure di gara indette dalle stazioni appaltanti e dalle centrali di committenza – spiega l’Autorità, è porre le premesse per poi avviare la riforma del nuovo Codice degli appalti.

Gli obiettivi della riforma sono:

  1. riduzione delle stazioni appaltanti, con particolare riferimento ai comuni, centralizzando il più possibile gli acquisti per spuntare prezzi migliori;
  2. rafforzamento e qualificazione delle stazioni, arginando deficit organizzativi e di professionalità dovuti all’eccessiva frammentazione;
  3. applicazione di criteri di qualità, efficienza, professionalizzazione, realizzando un accorpamento della domanda;
  4. istituzione dell’anagrafe unica delle stazioni appaltanti, inserendole secondo il livello di qualifica in possesso, e la loro provata capacità di acquisire beni, servizi e lavori, oltre che sulla base delle strutture organizzative stabili per l’acquisto, del personale presente con specifiche competenze, e del numero di gare svolte nell’ultimo quinquennio.
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