Rimini, 10 novembre 2023 – Da Expo 2015 alla pandemia mondiale e alla crisi energetica attuale, le cooperative hanno dimostrato un costante impegno a garantire l’accesso universale al cibo, con un’attenzione particolare alla sicurezza e alla salute. La filiera cooperativa ha inoltre adottato l’Agenda 2030 dell’ONU per lo Sviluppo Sostenibile, rafforzando l’importanza dell’innovazione e della sostenibilità ambientale. È stato questo il tema dell’incontro tenutosi oggi a Ecomondo durante il quale è stato messo in evidenza l’importante ruolo della cooperazione nella promozione della sostenibilità nella filiera alimentare. Nel corso del dibattito è stata sottolineata la necessità di un impegno comune per affrontare le sfide ambientali ed è stato evidenziato il ruolo chiave delle cooperative nel promuovere soluzioni sostenibili.
All’incontro hanno partecipato Simone Gamberini, presidente di Legacoop Nazionale, Daniele Montroni, presidente di Legacoop Emilia-Romagna, Giorgio Zampetti, direttore di Legambiente, Renata Pascarelli, direttrice Qualità e Sostenibilità di Coop Italia, Massimo Carlotti, vicepresidente di Legacoop Agroalimentare, Gianluca Cristallo, responsabile innovazione di Camst Group, Enrico Frigo, responsabile operations logistica di CPR SYSTEM.
“Oggi abbiamo illustrato l’attività di alcune eccellenze della filiera cooperativa agroalimentare e del food, che ha affrontato con forte spirito di resilienza le sfide e le emergenze di questi anni, a partire dalla pandemia, durante la quale ha svolto un fondamentale ruolo di servizio alle comunità, alla crisi energetica, alla quale ha risposto con soluzioni innovative e sostenibili per competere sul mercato. – dichiara Simone Gamberini, presidente di Legacoop Nazionale – I principi di partecipazione, responsabilità, intergenerazionalità che da sempre ispirano il nostro modello di impresa, insieme con un forte radicamento territoriale, consentono alle cooperative di produrre benefici durevoli a vantaggio delle comunità in termini di equa redistribuzione del valore prodotto nonché di sostenibilità ambientale e sociale. Per questo siamo convinti che per consentire una transizione green equa e inclusiva, sostenibile in termini di impatto di lungo periodo e di sviluppo del territorio, sia indispensabile un pieno coinvolgimento di attori come le cooperative che, per il loro radicamento nei territori, contribuiscono a minimizzare gli impatti sociali delle misure attuate e a massimizzarne gli effetti generativi e trasformativi”.
Un tema che tocca in maniera trasversale molti settori dell’Associazione: Legacoop Agroalimentare, la distribuzione con Coop e Conad, il settore della logistica, le imprese industriali (che producono alimenti, ma anche packaging), l’Horeca, con Camst e Cirfood, ma anche le cooperative sociali che si occupano di agricoltura, servizi, ristorazione (catering), ospitalità, le cooperative di Culturmedia, per i servizi turistici, fino ad arrivare a UNA Hotel del Gruppo Unipol.
Gli interventi hanno evidenziato l’impegno comune per affrontare le sfide ambientali concentrandosi sul ruolo cruciale della distribuzione in un’ottica sostenibile e la relativa promozione di queste pratiche. Inoltre, il dibattito ha esaminato il rapporto tra la filiera agroalimentare e i cambiamenti climatici, affrontando la questione degli sprechi alimentari nel settore Horeca specificando le iniziative che la cooperazione propone per una catena alimentare più efficiente ed ecologica. In questo ambito è cruciale il ruolo della logistica improntata su una visione innovativa e sostenibile. Sono stati presentati esempi e soluzioni cooperative per una catena di approvvigionamento più efficiente ed ecologicamente responsabile.
“L’evento odierno ha ribadito che le questioni ambientali, sociali ed economiche – alle quali aggiungo, di fronte al crescendo delle guerre e dei conflitti armati, la necessità di puntare sulla collaborazione tra i popoli – hanno possibilità di venire affrontate se, accanto a un impegno responsabile dei governi, si afferma il protagonismo delle persone. – sottolinea Daniele Montroni, presidente di Legacoop Emilia-Romagna – È indispensabile che ognuno e ognuna di noi si attivi. La cooperazione, con la sua capacità di intercettare e organizzare bisogni nuovi sta dando un contributo importante in questa direzione”.
Il movimento cooperativo, oltre all’evento odierno dedicato al food, ha organizzato a Ecomondo venti incontri che hanno visto la partecipazione di interlocutori e interlocutrici di altissimo livello. Il bilancio della partecipazione di Legacoop insieme a Innovacoop, a Ecomondo 2023 con lo stand Go Green – Ecosistema Cooperativo, è stato positivo. Gli eventi, promossi dalle varie articolazioni dell’associazione delle cooperative, hanno visto soprattutto protagoniste – accanto a Legacoop Nazionale e Innovacoop – Legacoop Emilia-Romagna, Legacoop Agroalimentare, Demetra Formazione, CNS, Formula Servizi e Cooperare con Libera Terra.
Nel corso dei quattro giorni di Ecomondo è stato anche costituito l’Osservatorio sulla transizione ecologica dell’economia e delle imprese italiane frutto di un accordo con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. L’Osservatorio vede nel suo board rappresentanti di istituzioni di ricerca nazionali (Ispra, Enea, RSE, CNR, Istat, Crea, Censis), di associazioni rappresentative dell’industria italiana e delle parti sociali (Confindustria, CNA, Legacoop e FLC-CGIL), esponenti del mondo scientifico (Università Sapienza di Roma, Politecnico di Milano, Unife-Cercis, Bocconi, Sant’Anna di Pisa) e soggetti finanziari (Cassa Depositi e Presiti e Intesa Sanpaolo Innovation Center).
“Essere all’interno dell’Osservatorio per noi è fondamentale – ha commentato Giorgio Nanni, responsabile Ambiente ed Energia di Legacoop Nazionale -. Ci permette di fare parte di un framework che ci aiuta a fotografare il tema della sostenibilità a 360°e a trasportarlo in azioni concrete all’interno delle imprese cooperative”.
La relazione tra la cooperazione e i tanti soggetti che portano avanti la ricerca e gli interventi destinati a modificare in senso positivo l’ambiente, l’economia e le condizioni sociali sta al centro della strategia di Legacoop. Nel corso degli eventi è stato dato risalto anche al tema delle Comunità Energetiche Rinnovabili, fondamentale per il movimento cooperativo.
“Stiamo costituendo comunità energetiche, rigenerando parti di città e di territorio, puntando alla riduzione delle emissioni attraverso una nuova visione della logistica, diminuendo l’impronta ecologica delle attività agricole e della pesca – conclude la presidente di Innovacoop Barbara Lepri –. Qui a Ecomondo abbiamo organizzato incontri con partner molto significativi in un’ottica che è anche europea e che guarda ai Paesi che si affacciano sul Mediteranneo. La volontà di cambiare rotta c’è ed è forte, le competenze ci sono, la tecnologia e la ricerca stanno dando un importante contributo. Il bilancio di questa edizione di Ecomondo è largamente positivo”.