A Napoli è tempo di innovazione sociale, con le risorse del Pon Metro al via i Quartieri dell’Innovazione. Candidature fino al 10 agosto

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Raccogliere idee e proposte e trasformarle in progetti sostenibili nell’ambito dell’innovazione sociale, è questo l’obiettivo di “IQ – I Quartieri dell’Innovazione”, un progetto dell’Assessorato alle Politiche Sociali e al Lavoro del Comune di Napoli e finanziato dal PON Città Metropolitane 2014-2020.

I Quartieri dell’Innovazione prevede un programma articolato in riferimento alle Municipalità 2, 3, 6 e 8 del Comune di Napoli.

L’operazione punta a sollecitare l’invio di proposte innovative capaci di generare ricadute positive di medio/lungo termine a favore dei territori e delle comunità in termini di sviluppo socio-economico, con particolare attenzione a tematiche come l’inclusione e la coesione sociale, lo sviluppo dell’imprenditorialità civica, la sostenibilità e la tutela dell’ambiente, l’educazione e la formazione, lo sport, il turismo, la promozione del territorio, la produzione creativa e culturale.

Sono stati pubblicati due avvisi rivolti rispettivamente agli enti del terzo settore e a gruppi informali di cittadini, non strutturati in imprese sociali, associazioni, ecc.

Gli avvisi fanno riferimento a due progetti cofinanziati con le risorse del Pon Metro.

Spazi di innovazione sociale. Percorsi di accompagnamento al lavoro

L’intervento intende potenziare servizi integrati di prossimità e animazione territoriale rivolti ai cittadini dei quartieri Avvocata e Scampia – Secondigliano (area Rione don Guanella) che presentano elevata criticità socioeconomica. In particolare i servizi si riferiscono agli ambiti Lavoro Sviluppo Welfare, attraverso la sperimentazione di nuove metodologie ed operazioni coerenti alle strategie/priorità poste dalla programmazione strutturale.

Gli Spazi Comuni di Innovazione Sociale produrrebbero un avvicinamento di cittadini e imprese territoriali alla Pubblica Amministrazione e al tessuto connettivale del Terzo Settore locale, consolidando così il senso di appartenenza alla comunità e migliorando l’economia sociale locale (riduzione dei gap di competenza, creazione di nuove imprese sociali, valorizzazione di percorsi di animazione territoriale, coaching su percorsi di contrasto all’illegalità e alla micro criminalità diffusa, ecc.).

Verranno selezionate massimo 60 proposte che potranno accedere al percorso di accompagnamento dedicato alla definizione dell’idea progettuale. I progetti più meritevoli avranno accesso a una seconda fase, che prevede servizi di coaching personalizzati e un incentivo economico a fondo perduto, che potrà variare da un minimo di € 50.000 a un massimo di € 140.000 per gli enti del terzo settore, e da un minimo di € 30.000 a un massimo di € 50.000 per i gruppi informali di cittadini, che dovranno comunque costituirsi, in questa seconda fase, in enti del terzo settore.

Le migliori idee, caratterizzate da un forte impatto sociale saranno realizzate da operatori economici attraverso appalti di servizi aggiudicati dall’Amministrazione Comunale con procedure ad evidenza pubblica, ai sensi del D. Lgs. 50/2016.


Spazi di Innovazione Sociale – Percorsi di inclusione attiva        

L’intervento intende potenziare servizi integrati di prossimità e animazione territoriale presenti nei territori delle Municipalità 2 (Avvocata, Montecalvario, Mercato, Pendino, Porto, S. Giuseppe), 3 (Stella, S. Carlo all’Arena), 6 (Ponticelli, Barra, S. Giovanni a Teduccio) e 8 (Piscinola, Marianella, Chiaiano, Scampia) che presentano elevata criticità socio-economica. I servizi si riferiscono, in particolare, agli ambiti Lavoro – Sviluppo – Welfare, attraverso la sperimentazione di nuove metodologie ed operazioni coerenti alle strategie/priorità poste dalla programmazione strutturale. Beneficiari degli aiuti possono essere gli Enti del terzo settore: Associazioni di Promozione Sociale iscritte negli appositi registri nazionali e regionali; Cooperative sociali iscritte all’Albo delle società cooperative, disciplinato dal Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 23 giugno 2004; Fondazioni; Associazioni, Comitati, Società cooperative e gli altri enti di carattere privato iscritti all’anagrafe delle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS); Imprese sociali di cui al decreto legislativo 24 marzo 2006 n. 155, nonché singoli cittadini che si strutturino in uno degli Organismi di cui sopra e che siano disposti a localizzare l’attività all’interno delle predette aree bersaglio.

Tali Enti svolgeranno le attività di inclusione attiva oggetto dei contributi (tra cui percorsi di accompagnamento all’autoimpiego) a vantaggio di cittadini che, oltre a versare in particolari situazioni di disagio, siano residenti o domiciliati nelle aree bersaglio o che gravino, comunque, in maniera continuativa su di esse per motivi familiari, di lavoro etc. L’attivazione degli Spazi di Innovazione Sociale esplicita e sostanzia la riduzione dei tempi e dei modi di avvicinamento dei cittadini (in particolare ad alto rischio di marginalità sociale) e di imprese territoriali alla Pubblica Amministrazione e al tessuto connettivale del Terzo Settore locale, favorendo il senso di appartenenza alla comunità. Per “Spazi di Innovazione Sociale” si intendono sia procedure ed azioni sociali fortemente partecipate, sia iniziative che trovino momenti di sintesi e di arricchimento attraverso l’utilizzo di spazi comunali (requisito non essenziale).


Tutte le info per partecipare agli avvisi sul sito “I Quartieri dell’Innovazione”

http://iquartieridellinnovazione.it

Per la presentazione delle candidature c’è tempo fino al 10 agosto 2020

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