Norcia capitale dell’economia. Fulcro della discussione sul futuro della regione e del Paese, primo motore di una ripartenza che deve essere veloce ma anche sostenibile e innovativa. Rappresentanti del mondo istituzionale, imprenditoriale, dell’associazionismo e dell’università si danno appuntamento in piazza San Benedetto per il Glocal Economic Forum, l’evento di ESG89 che in questa seconda edizione raddoppia prevedendo, tra oggi e domani, dibattiti e momenti di riflessione. Sostenibilità, resilienza, heritage culturale diventano ancora i temi da sviscerare e approfondire per riuscire ad affrontare la ripresa e poi le opportunità legate al Pnrr con gli strumenti migliori. “Sostenibilità e resilienza diventano valori fondamentali per la rinascita del nostro Paese – evidenzia Giovanni Giorgetti, presidente di ESG89 Group che ha organizzato la due giorni – Heritage culturale, come fattore imprescindibile delle tradizioni storico culturali italiane”.
Nell’edizione 2020 nomi del calibro di Stefania Pompili (ad Sopra Steria Italia), Cristina Colaiacovo (presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia), Luca Tomassini (presidente, fondatore e amministratore delegato di Vetrya), Brunello Cucinelli, Olga Urbani (Urbani Tartufi), Domenico Metelli (per la Luigi Metelli spa), Angelica Donati (ceo Donati Group) – solo per citarne alcuni – avevano illuminato la serata con riflessioni uniche e stimolanti per un futuro nuovo, migliore e soprattutto più umano e sostenibile. Quest’anno altrettanti ospiti di prestigio saranno chiamati a dire la loro. La serata inaugurale si aprirà alle 18.30 con i saluti istituzionali del sindaco, Nicola Alemanno e della presidente della Regione, Donatella Tesei. Tra gli ospiti, il magnifico rettore dell’Università di Perugia, Maurizio Oliviero, che fa leva sul l’importanza strategica della formazione per la rinascita del Paese. “L’umanità intera sta piangendo la sofferenza, in molti casi la perdita, di familiari, di persone vicine, di conoscenti, di affetti. Molti accusano – sottolinea il rettore – il colpo della deprivazione relazionale e di una smaterializzazione virtuale della socialità. Agli enormi problemi derivanti dalla gestione dell’emergenza sanitaria, si aggiunge lo spettro di una crisi economico-finanziaria di cui nessuno ancora è in grado di concepire le reali ripercussioni. In tale contesto le Università, come luoghi di formazione e di ricerca possono contribuire, nei tessuti carsici delle crisi, a produrre possibilità rigenerative e inevitabili forme di innovazione”.
Prevista anche la presenza di due presidenti di associazioni di categoria nazionali: Legacoop con Mauro Lusetti e Cia- Agricoltori con Dino Scanavino. Quest’ultimo evidenzia come la pandemia abbia accelerato il processo della transizione green nell’agricoltura. Per Lusetti, Legacoop, il recupero di fiducia alimentato dalle vaccinazioni e dal prossimo arrivo delle risorse europee, segna l’avvio della ripresa e rende concreta la prospettiva di imprimere una svolta epocale al Paese. “Occorre ricostruirlo – dice – nel segno di un modello di sviluppo più inclusivo e sostenibile sotto il profilo ambientale, economico e sociale. Le cooperative, che negli anni della crisi e durante la pandemia, hanno dimostrato doti innegabili di resilienza e di radicamento nel territorio, sono pronte a dare il loro contributo, nell’ambito di nuove politiche di partnership pubblico-privato, confermando i valori di partecipazione e responsabilità condivisa e puntando su protagonismo e auto-organizzazione economica e sociale dei cittadini”.
FONTE Corriere dell’Umbria