Adattamento parola chiave dell’Assemblea delle cooperative agroalimentari di Legacoop Lazio

Sessanta cooperative con un valore della produzione complessivo pari a 159.414.000 euro, un patrimonio netto di 19.810.780 euro e un totale di 696 dipendenti. Sono questi i dati dell’agroalimentare associato a Legacoop Lazio. Il 2023, però, si prospetta un anno difficile a causa della contrazione dei consumi. Esplosione dei costi energetici e delle materie prime, interruzione di alcune filiere di approvvigionamento e inflazione sono solo alcune delle urgenze. Crisi climatica, manodopera e ricambio intergenerazionale, dotazione finanziaria e patrimoniale rimangono i talloni d’Achille del settore.

Non solo capacità di adattamento, insomma, ma anche agricoltura plurale, le parole chiave della giornata, durante la quale Daniele Del Monaco è stato eletto nuovo responsabile del settore: “Noi non siamo solo produttori di cibo ma di paesaggi, addirittura di panorami, anche di biodiversità e di manutenzione del territorio, di cura del rischio idrogeologico. Ecco: noi non siamo solo produttori di cibo” ha esordito Del Monaco, che per il suo mandato ha deciso appunto di ispirarsi a un modello plurale di gestione della governance perché “il settore deve essere guidato da una squadra competente formata dalle diverse anime delle agricolture” ha detto. E ha aggiunto: “Necessario avere una visione multipla e plurale nell’affrontare le emergenze immediate ma anche una prospettiva sul futuro chiara, soprattutto in merito a ciò che ci aspettiamo dai nostri stakeholders come la Regione Lazio e i diversi attori che agiscono sul PSR”.

“Abbiamo bisogno di mettere in campo azioni di lungo periodo ma anche azioni dell’oggi. Per questo il rapporto con Legacoop è importante: per arrivare a mettere in campo azioni che sono immediate” ha rimarcato Sabrina Alfonsi, assessora all’Agricoltura, Ambiente e ciclo dei rifiuti di Roma Capitale. Ed ha annunciato una manifestazione di interessi per “accreditare enti di formazione e aziende agricole che si sentono in grado di fare accompagnamento in previsione di un bando per la formazione rivolto a nuove aziende agricole a Roma. “Oggi c’è bisogno di una agricoltura nuova che investa sull’innovazione tecnologica – ha ricordato – Per questo è previsto un appuntamento con una serie di startup sui temi dell’agricoltura perché vorrei provare a fare questo match su tutte le nuove possibilità di gestione dell’acqua che è uno dei temi che voi trattate e che è più urgente” ha concluso.

“Nel Lazio ci sono coltivazioni intensive che hanno già fatto passi in avanti enormi per quanto riguarda un uso più razionale degli impianti di irrigazione a goccia, ad esempio, ma questo non significa che il problema non vada posto. Penso ad esempio alle coltivazioni che assorbono molta acqua come il kiwi” ha detto Pino La Rocca, nel cedere il testimone a Daniele Del Monaco. E ha concluso: “Noi siamo convinti, e i nostri soci lo sono da sempre, che la cooperazione svolga un ruolo fondamentale con risultati che le altre aziende non riescono a raggiungere. La cooperazione ha un valore in più perché oltre a svolgere un ruolo significativo nell’economia agricola, riesce a ridurre le differenze persistenti nella società, creando una nuova giustizia sociale ed economica”.

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