Aggregazioni d’impresa per fare innovazione: il valore aggiunto dei consorzi

Bologna1 luglio 2024 – Le aggregazioni d’impresa sono determinanti per fare innovazione nel mondo dei servizi. Una spinta per le aziende ma anche per le stazioni appaltanti, soprattutto alla luce del nuovo codice degli appalti che ha introdotto il principio di fiducia tra appaltante e appaltatore e l’orientamento al risultato sul quale misurare il privato. Un cambio di paradigma che impone innovazione nelle offerte di gara, da tarare in base alle specifiche esigenze dei territori o degli ambiti interessati.

È uno dei messaggi emersi dall’evento di presentazione della ricerca “Le aggregazioni d’impresa: modello di crescita e sviluppo del Paese”, promossa da Italia Decide con il contributo di CNS – Consorzio Nazionale Servizi.

All’evento sono intervenuti, tra gli altri: Simone Gamberini, presidente di Legacoop; Anna Finocchiaro, presidente Italiadecide; Alessandro Hinna, presidente del consiglio di gestione di CNS; Aldo Bonomi, direttore del Consorzio Aaster; Giuseppe Busia, presidente Anac; Francesco Caringella, presidente di sezione del Consiglio di Stato; Consuelo Del Balzo, consigliera Anac.

“La ricerca offre molti spunti di riflessione ma ne evidenzierei uno in particolare, relativo alla natura delle aggregazioni. Stare insieme per uno scopo definito, come può essere la partecipazione a una gara, porta vantaggi limitati. Condividere finalità e valori, mettere al centro lo scambio mutualistico, porta a definire strategie di medio e lungo termine che fanno crescere la competitività e danno risultati stabili e prospettive – commenta Alessandro Hinna, presidente del consiglio di gestione di CNS – È questa l’impostazione del Consorzio Nazionale Servizi e l’evoluzione della funzione consortile, soprattutto in questi ultimi anni, ne è la dimostrazione. Insieme abbiamo più valore di quello della somma dei singoli”.

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