Incentivare la realizzazione, entro il 30 giugno 2026, di sistemi agrivoltaici di natura sperimentale, in coerenza con le misure di sostegno agli investimenti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per una potenza complessiva pari almeno a 1,04 GW ed una produzione indicativa di almeno 1.300 GWh/anno. È questo l’obiettivo del decreto del ministero dell’Ambiente sull’agrivoltaico innovativo, firmato dal ministro Gilberto Pichetto Fratin e che è ora atteso sulla Gazzetta ufficiale per l’entrata in vigore. Per raggiungere questo scopo, ai sistemi agrivoltaici che rispettano i requisiti stabiliti dal decreto, è riconosciuto un incentivo composto da:
- un contributo in conto capitale nella misura massima del 40 per cento dei costi ammissibili;
- una tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete.
Per la concessione di contributi in conto capitale sono utilizzate risorse finanziarie pari a 1,099 miliardi di euro, attribuite all’Investimento 1.1 (Sviluppo agrivoltaico), parte della Missione 2 (Rivoluzione verde e transizione ecologica), componente 2 (Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile), del PNRR.
L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) definisce le modalità con le quali trovano copertura sulle componenti tariffarie dell’energia elettrica le risorse necessarie per l’erogazione della tariffa incentivante. Il decreto perderà la sua efficacia il 31 luglio 2026, spiega lo stesso articolo.
Chi saranno i beneficiari:
a) imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria anche cooperativa, società agricole, consorzi costituiti tra due o più imprenditori agricoli o società agricole, comprese le cooperative agricole che svolgono coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse e le cooperative o loro consorzi di cui all’articolo 1, comma 2, del dlgs 228/2001( che forniscono prevalentemente ai soci beni e servizi diretti alla cura e allo sviluppo del ciclo biologico) e associazioni temporanee di imprese agricole;
b) associazioni temporanee di imprese, che includono almeno un soggetto di cui alla lettera a).
Secondo il decreto accedono ai meccanismi incentivanti, a seguito di iscrizione in appositi registri, nel limite del contingente di 300 MW, gli impianti agrivoltaici di potenza fino a 1 MW nella titolarità dei soggetti beneficiari. Accedono inoltre ai meccanismi incentivanti, a seguito di partecipazione a procedure pubbliche competitive, nel limite del contingente di 740 MW, gli impianti agrivoltaici di qualsiasi potenza nella titolarità dei soggetti beneficiari. L’articolo definisce poi i requisiti per l’accesso agli incentivi.