È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale in edicola ieri, serie generale n.149 del 28 giugno 2022, il decreto del ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, che fornisce le direttive necessarie all’avvio degli interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 2, componente 1, investimento 2.2 “Parco Agrisolare” tramite l’erogazione di un contributo a fondo perduto. Le risorse ammontano a 1,5 miliardi di euro da spendere nel periodo 2022-2026, tra i beneficiari le cooperative agricole. Non sono ancora stati indicati i termini per fare domanda.
– Quote di investimento
Alla realizzazione di interventi nelle aziende di produzione agricola primaria per la produzione di energia rinnovabile solare (fotovoltaica), come descritti nell’allegato A, tabella 1A, del decreto, andranno 1,2 miliardi, destinati a:
- migliorare le prestazioni globali e la sostenibilità dell’azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o il miglioramento e la riconversione della produzione;
- migliorare l’ambiente naturale o le condizioni di igiene e di benessere animale;
- creare e migliorare l’infrastruttura connessa allo sviluppo, all’adeguamento e all’ammodernamento dell’agricoltura, compresi l’accesso ai terreni agricoli, la ricomposizione e il riassetto fondiari, l’approvvigionamento e il risparmio energetico e idrico.
La restante quota di risorse, pari a 300 milioni di euro, è destinata alla realizzazione di interventi per la produzione di energia rinnovabile solare e la promozione del fotovoltaico da parte delle aziende di trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli, tramite la realizzazione di nuovi impianti. Se richiesto dal beneficiario, potranno essere finanziati anche interventi collaterali per l’efficientamento energetico degli edifici.
Le quote assegnate alle due tipologie di interventi potranno essere oggetto di modifica e integrazione nel corso di attuazione della misura, in relazione all’andamento della spesa. Un importo pari ad almeno il 40% delle risorse, come stabilito dal primo decreto semplificazione PNRR (dl 77/2021), è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle regioni del Mezzogiorno Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia
– Beneficiari
Potranno beneficiare, a esclusione dei soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA con un volume di affari annuo inferiore a 7mila euro:
- le cooperative agricole, indipendentemente dai propri associati.
- gli imprenditori agricoli in forma individuale o societaria;
- le imprese agroindustriali in possesso del relativo codice ATECO.
– Requisiti
I potenziali beneficiari, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, dovranno possedere i seguenti requisiti:
- essere regolarmente costituiti ed iscritti come attivi nel registro delle imprese;
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e possedere capacità di contrarre con la pubblica amministrazione;
- non essere soggetto a sanzione interdittiva o ad altra sanzione che comporta il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione;
- non avere amministratori o rappresentanti che si siano resi colpevoli anche solo per negligenza di false dichiarazioni suscettibili di influenzare le scelte delle pubbliche amministrazioni in ordine all’erogazione di contributi o sovvenzioni pubbliche;
- essere in condizioni di regolarità contributiva, attestata da documento unico di regolarità contributiva (DURC);
- non essere sottoposti a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione coattiva o volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale) o in qualsiasi altra situazione equivalente;
- non essere destinatari di un ordine di recupero pendente per effetto di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno ed essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal ministero delle Politiche agricole;
- non essere stati destinatari, nei tre anni precedenti alla domanda, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni concesse dal ministero delle Politiche agricole, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce;
- non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà.
– Tempistiche
Il soggetto beneficiario può richiedere il contributo, nelle modalità e nei termini fissati, esclusivamente attraverso la piattaforma informatica che verrà messa a disposizione, pena l’irricevibilità della domanda. Il soggetto attuatore, a seguito delle opportune verifiche di ammissibilità delle domande, redigerà l’elenco dei potenziali destinatari delle risorse che sarà successivamente pubblicato sui siti del dicastero e dei soggetti beneficiari ammessi al contributo. I soggetti beneficiari dovranno realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi entro 18 mesi dalla data della pubblicazione dell’elenco, salvo richiesta di proroga, sostenuta da motivi oggettivi e soggetta all’approvazione a cura del soggetto attuatore, d’intesa con il ministero. Deve essere garantita comunque la realizzazione, collaudo e rendicontazione degli interventi entro il 30 giugno 2026. Eventuali variazioni progettuali potranno essere apportate, a condizione che le stesse non comportino un peggioramento della prestazione energetica complessiva indicata nel progetto approvato in sede di concessione del contributo e in ogni caso non superino l’importo del contributo concesso, nel rispetto delle tempistiche predefinite dal Piano. Qualora le suddette condizioni non vengano rispettate, il contributo assegnato verrà revocato integralmente e la parte già erogata dovrà essere restituita ai sensi della normativa vigente in materia.
– Modalità di erogazione
Il provvedimento di concessione del contributo verrà emanato entro 30 giorni dall’approvazione della domanda e la sua erogazione avverrà tramite bonifico bancario alle coordinate IBAN indicate al momento di presentazione della domanda. L’ammontare massimo del contributo verrà erogato in un’unica soluzione a conclusione dell’intervento, fatta eccezione la facoltà di concedere, a domanda del soggetto beneficiario e nei limiti della disponibilità delle risorse, un’anticipazione fino al 30%, a fronte della presentazione di idonea garanzia fideiussoria. Gli aiuti forniti dal decreto possono essere cumulati, in relazione agli stessi costi ammissibili, con altri aiuti di Stato – nel rispetto del divieto del doppio finanziamento e purché tale cumulo non porti al superamento dell’intensità di aiuto stabilita per ciascuna tipologia di investimento – e con qualsiasi altra misura di sostegno finanziata con risorse pubbliche – purché tale cumulo non riguardi gli stessi costi ammissibili, o le stesse quote parti del costo di uno stesso bene, e non porti al superamento del costo sostenuto per ciascun tipo di intervento. Per le aziende agricole di produzione primaria, dispone infine il decreto, gli impianti fotovoltaici sono ammissibili agli aiuti unicamente se l’obiettivo è quello di soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda e se la loro capacità produttiva non supera il consumo medio annuo di energia elettrica dell’azienda agricola.