Alla Luiss l’evento “Oltre il PNRR: programmazione, obiettivi, continuità”; Gamberini: “Rafforzare la partnership pubblico-privato”

“Il potenziale del PNRR dovrebbe essere sfruttato anche dagli enti locali, dove, però, c’è un problema di competenze. Noi abbiamo cercato fin da subito di sviluppare forme di partnership tra pubblico e privato che riuscissero a valorizzare le competenze gestionali e progettuali del soggetto proponente nella realizzazione dei programmi, ma è evidente che su questo c’è stata un’oggettiva resistenza: manca un approccio condiviso. Le cooperative hanno dimostrato di essere un partner più che affidabile per le pubbliche amministrazioni”. Così il presidente di Legacoop Simone Gamberini durante l’evento “Oltre il PNRR: programmazione, obiettivi, continuità” organizzato dalla Luiss Business School in partnership con Consorzio Integra e Legacoop, che si è tenuto martedì 19 novembre a Villa Blanc.

Gamberini ha proseguito il proprio intervento citando alcuni dei progetti del PNRR sul quale una collaborazione tra pubblico e privato avrebbe giovato, come ad esempio il piano delle case di comunità e il piano nidi.

L’incontro è stato l’occasione per un dibattito sullo stato dell’arte dei finanziamenti del PNRR nel nostro Paese, gli ambiti di miglioramento su cui intervenire con dei correttivi e i progetti su cui puntare per dare seguito e continuità agli obiettivi del Piano.

Al tavolo alcuni dei principali stakeholder che, a diverso titolo, rivestono un ruolo di primo piano in questo contesto: il ministero delle Imprese e del Made in Italy, quello delle Infrastrutture e dei Trasporti, le imprese, l’ANAC e gli esperti, in grado di leggere dal punto di vista economico e giuridico lo stato attuale.

Partendo da una fotografia della situazione dei progetti PNRR a livello regionale e relativa ad alcune missioni specifiche come sanità, edilizia scolastica e, in senso più generale, quelle afferenti alle necessità degli enti territoriali, ci si è interrogati sul ruolo che le imprese possono rivestire in questa fase finale di attuazione del PNRR, considerato il termine del 2026.

Dallo studio commissionato ad Intellera da parte del Consorzio Integra e presentato nel corso dell’evento risulta infatti che su 18.000 progetti, circa il 35% non è stato finanziato e il 45% dell’importo complessivamente finanziato non è ancora stato speso (circa 11 miliardi). Ammonta invece a circa 3 miliardi di euro il totale dei fondi di progetti finanziati e non ancora andati a gara.

Le evidenze hanno permesso di riflettere sull’importanza della programmazione ma anche di fare concretamente il punto su quei progetti che seppur bocciati rimangono esigenze del territorio a cui sarà necessario dare risposte.

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