Alleanza Cooperative Italiane “Cooperative baluardo della parità di genere, ma c’è ancora tanta strada da fare. Siamo vicini al dramma dell’Ucraina”.

Roma, 8 marzo 2022 – “L’impresa cooperativa, con un tasso di occupazione femminile del 60% e con una presenza nella governance del 26%, in entrambi i casi ben oltre il 10% rispetto alla media delle altre imprese, conferma di essere un baluardo della parità di genere e uno strumento a disposizione delle politiche attive per la rimozione del gender gap nel sistema economico del nostro paese”. Lo dice Maurizio Gardini, presidente di Alleanza delle Cooperative Italiane anche a nome dei copresidenti Mauro Lusetti e Giovanni Schiavone.

I diritti delle donne sono un patrimonio di conquiste tanto da tutelare quanto da incentivare e sostenere. La cooperazione è al fianco delle donne in questo percorso che ci auguriamo porti ad un cambio di cultura, all’empowerment e alle pari opportunità. Nella funzione sociale che ci viene riconosciuta dalla costituzione all’art 45 non possiamo che sentirci responsabili di testimoniare concretamente la promozione delle pari opportunità sia all’interno del nostro movimento che nelle comunità di cui siamo espressione. L’8 marzo è un appuntamento annuale per misurare i passi avanti fatti nella conquista dei diritti delle donne, ma anche l’occasione per proseguire, perseverare, prendere nuovi impegni per continuare a promuovere una cultura della parità volta alla tutela, all’empowerment e alla non discriminazione dalle donne» sottolinea Anna Manca, presidente della Commissione Donne e Parità dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, anche a nome delle co-presidenti Annalisa Casino e Alessia Stabile.

L’occupazione femminile è oggi la leva fondamentale delle politiche attive per le pari opportunità: infrastrutture sociali diffuse ed accessibili in ogni parte del paese, senza trascurare periferie e aree interne, lotta al gender pay gap attraverso una seria promozione di azioni positive capaci di valorizzare competenze e professionalità del capitale umano senza discriminazioni di genere, misure efficaci di accompagnamento e supporto all’autoimprenditorialità sono dossier strategici su cui operiamo da anni, e ne sono testimonianza gli indicatori di occupazione femminile e di governance. Ma possiamo certamente fare più e meglio, a cominciare dall’attenzione alla rappresentanza: laddove vi sono più donne in ruoli apicali capaci di moltiplicare attenzione e azione verso le pari opportunità, là si registrano significativi passi in avanti che servono alla democrazia paritaria ma soprattutto a quello sviluppo equo e sostenibile in cui ci riconosciamo da sempre. La pandemia ha fatto emergere il ruolo fondamentale delle donne impegnate in prima linea su più fronti e al contempo la loro vulnerabilità: è nostro dovere fare la nostra parte nella rimozione di tutti gli ostacoli che ne impediscono la valorizzazione personale al servizio del Paese.

Continueremo ad impegnarci attraverso le nostre cooperative sociali per uno sviluppo di welfare territoriale ed aziendale che attraverso servizi educativi ed assistenziali affronti definitivamente il tema della mancata conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e dell’insufficiente condivisione dei carichi di cura con gli uomini. Affiancheremo le imprenditrici con azioni di sostegno e supporto di prossimità sui territori ben oltre l’erogazione di fondi e promuovendo cultura imprenditoriale e finanziaria Proseguiremo la nostra azione di contrasto alla violenza di genere, non solo promuovendo l’accoglienza, la tutela, la protezione, ma ribadendo con atti concreti l’importanza dell’autonomia economica attraverso l’inclusione lavorativa delle vittime.

Non possiamo non ricordare in questo particolare 8 marzo il dramma della guerra che forse ci appare più vicina proprio per la presenza di tante donne ucraine nel nostro paese che facilitano il nostro impegno lavorativo prendendosi cura dei nostri cari. Le immagini e le testimonianze che ci giungono non possono che farci gridare a gran voce il nostro ripudio della guerra e la richiesta accorata che la diplomazia faccia l’impossibile per far cessare le armi. Quest’anno quindi la ricorrenza dell’8 marzo si tinge di blu e giallo. Il mondo della cooperazione tutto è accanto alle donne ed ai bambini ucraini.

 

 

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