“Per metterci al riparo dagli shock energetici occorre promuovere la costituzione e la diffusione di tutte le possibili forme di produzione di autoconsumo, completare la norma sulle comunità energetiche, puntare sulla formazione del capitale umano, sulla premialità del risparmio, sulla riduzione degli sprechi e sul recupero degli scarti. Valorizzare il ruolo della cooperazione di utenza e delle cooperative elettriche storiche“. Lo ha dichiarato il copresidente di Alleanza Cooperative, Simone Gamberini, intervenuto, anche a nome del presidente Maurizio Gardini e del copresidente Giovanni Schiavone, a Palazzo Chigi alla cabina di regia sul Pnrr e su RePowerEu.
“Occorre introdurre un sistema che premi l’autoproduzione da fonte rinnovabile e l’autoconsumo. È possibile farlo attraverso le comunità energetiche assicurando la realizzazione di un modello sostenibile, democratico, partecipato in forma cooperativa, premiando quindi le comunità energetiche non speculative. Va approvata, tempestivamente, la disciplina di attuazione del decreto legislativo n.199/202. È necessario ampliare le risorse e la platea dei soggetti beneficiari delle misure PNRR dedicate alla costituzione delle comunità energetiche superando il limite dei 5000 abitanti ed estendendo l’applicazione della misura a tutti i comuni delle aree interne e delle aree degradate urbane”.
“Irrimandabile la necessità di ridurre gli sprechi impiegando i residui di produzione per impianti a biomasse e biogas-biometano. Assicurare un quadro normativo certo, rimuovendo gli ostacoli normativi. Riorganizzare con procedure semplici e univoche e rendere strutturali i bonus edilizi e gli incentivi finalizzati all’efficienza energetica degli edifici e degli impianti“.
“Per accompagnare la transizione energetica dobbiamo investire sul capitale umano, promuovere politiche attive del lavoro. Tra i meccanismi fiscali vanno previste adeguate misure di compensazione: riequilibrio dei contratti pubblici e sostegno diretto per clienti vulnerabili e per le imprese energivore; azioni strutturali per la riduzione dei costi delle bollette e degli oneri di sistema definendo una nuova struttura tariffaria; riduzione delle aliquote fiscali sui prodotti energetici e accessibilità dei finanziamenti, evitando la polverizzazione delle risorse, adeguamento delle disposizioni in materia di extraprofitti alle specificità delle cooperative elettriche storiche. Necessario inoltre assicurare la partecipazione delle piccole e medie imprese cooperative produttrici e distributrici di energia e le cooperative elettriche storiche dell’arco alpino ai bandi PNRR per il raggiungimento degli obiettivi del piano RepowerEu e istituire un tavolo di confronto permanente sui temi dell’energia“.