È stato firmato il 15 settembre il Protocollo tra il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), Giuseppe Busia, e il commissario straordinario alla ricostruzione sui territori delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche Francesco Paolo Figliuolo. Consentirà di verificare la conformità degli atti di gara alla normativa di settore e all’individuazione di clausole e condizioni idonee a prevenire tentativi di infiltrazione criminale.
Il controllo da parte dell’Anac riguarderà un massimo di dieci appalti per la messa in sicurezza del territorio e un massimo di dieci appalti per la ricostruzione pubblica, spiega una nota dell’Autorità. Gli interventi da sottoporre alla vigilanza preventiva dell’Autorità saranno individuati dal commissario Figliuolo.
Ricevuta la comunicazione del commissario, nella quale è indicato il soggetto attuatore o l’ente incaricato di svolgere le funzioni di stazione appaltante, l’Autorità avvia immediatamente l’attività di vigilanza collaborativa. Per ciascuna procedura individuata, il commissario specificherà se la vigilanza preventiva è richiesta anche con riferimento agli atti relativi all’esecuzione. Il commissario si impegna ad inviare all’Autorità, con cadenza bimestrale, l’elenco analitico degli affidamenti di messa in sicurezza e di ricostruzione pubblica effettuati nel periodo considerato per consentire all’Autorità lo svolgimento di controlli a campione sugli operatori economici affidatari.
Secondo quanto previsto dal nuovo codice appalti, l’Autorità potrà effettuare controlli successivi, anche a campione, sugli affidamenti avviati con procedura di somma urgenza o secondo le modalità derogatorie impartite con le ordinanze del capo dipartimento della protezione civile. Tra le altre novità del Protocollo siglato, l’Autorità si impegna a fornire al commissario Figliuolo e alla sua struttura supporto tecnico, giuridico e metodologico in materia di appalti pubblici.