Semplificazione, integrazione e coordinamento delle disposizioni legislative vigenti in materia di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria alla popolazione anziana. Questi sono alcuni degli obiettivi della Legge 33 dello scorso 23 marzo per le politiche a favore delle persone anziane: una riforma condivisibile e in linea con gli obiettivi individuati dal PNRR puntando a definire un sistema di assistenza agli anziani.
Per confermare l’impianto legislativo del provvedimento in sede di attuazione della delega, è necessario approfondire alcuni aspetti con l’occasione dell’audizione – in un tavolo d’ascolto convocato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano – delle centrali cooperative sociali il 5 giugno a palazzo Chigi. Chiediamo che venga normato il processo per la definizione e realizzazione del Piano Assistenza Individualizzato (PAI) con l’individuazione delle figure interessate e con il pieno coinvolgimento di tutti i soggetti che operano nei servizi compresa la cooperazione sociale e gli Enti di terzo settore che gestiscono servizi e forniscono supporti, con la definizione di appropriato budget di cura e le modalità e i tempi per il monitoraggio e la verifica.
Inoltre vogliamo si affermino i principi di co-programmazione e co-progettazione: il coinvolgimento della cooperazione sociale e degli Enti di terzo settore anche in fase di co-progettazione, oltre che di realizzazione del PAI, favorirebbe l’integrazione e il coordinamento degli interventi in un unico processo integrato con un ecosistema cooperativo comprendente la cooperazione dei Medici di medicina generale e le cooperative di farmacie
Per i servizi residenziali chiediamo un sistema diversificato e flessibile di interventi. È necessario mettere a disposizione servizi residenziali socio-sanitari di qualità e in quantità adeguate, che rappresentino luoghi concreti di cura e di prossimità per le persone anziane non autosufficienti e le comunità, capaci di assumere funzioni diversificate, innovative e/o multiple e modelli organizzativi flessibili in grado di gestire dai primi livelli di bassa intensità assistenziale fino alla organizzazione di cure appropriate per le persone con malattie e condizioni croniche molto complesse.
“La rilevanza della Riforma è sostanziale – afferma il presidente di Legacoop nazionale, Simone Gamberini – soprattutto in considerazione delle dinamiche e delle proiezioni demografiche che interessano il nostro Paese e la definizione dei decreti legislativi assume un rilievo cruciale per la concreta attuazione degli obiettivi delineati nella Legge Delega e nel PNRR. Nel frattempo, sollecitiamo il governo e le Regioni ad intervenire rapidamente affinché vengano riconosciuti alle cooperative che gestiscono servizi assistenziali residenziali gli aumenti dei costi che stanno determinando forti difficoltà nella sostenibilità della gestione”.
“I decreti attuativi – sottolinea la presidente nazionale di Legacoopsociali Eleonora Vanni – definiscono gli equilibri e i meccanismi essenziali che regoleranno il funzionamento del Servizio nazionale non autosufficienza e che avranno effetti diretti sul sistema di impianto ed erogazione dei servizi: auspichiamo il pieno coinvolgimento della cooperazione sociale nell’ambito di un confronto di merito finalizzato alla realizzazione dei decreti Delegati”.