Aumento costi energia e materie prime: a rischio i servizi di mensa

9 marzo 2022 – Serve un intervento urgente per arginare gli aumenti dei costi dell’energia, dei trasporti e delle materie prime nel settore della ristorazione collettiva. A rischio ci sono i servizi essenziali come le mense di scuole e ospedali.

A lanciare l’allarme Angem e Alleanza delle Cooperative Italiane Servizi (Agci Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Legacoop Produzione e Servizi). Tutti i giorni le nostre imprese e i nostri lavoratori consentono a milioni di persone di nutrirsi in modo sano e regolare, attraverso i servizi di mensa. Un settore che occupa oltre 90.000 lavoratrici e lavoratori. L’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime sono diventati insostenibili, alcuni esempi: pasta +40%, olio + 30%, frutta e verdura + 15%. Inoltre, alcuni prodotti iniziano ad essere irreperibili. Il nostro settore lavora prevalentemente nel regime degli appalti pubblici in assenza di un sistema normativo che preveda la revisione dei prezzi. Di conseguenza le nostre imprese si trovano costrette a fornire lo stesso servizio contrattualizzato con la previsione di costi molto lontani da quelli attuali. Senza un intervento urgente sono a rischio i servizi, la tenuta delle imprese e i posti di lavoro. Oltre a rendere strutturale la revisione dei prezzi nei settori dei servizi in appalto, chiediamo la sospensione dei CAM della ristorazione che impongono menù con prodotti irreperibili e costi non più sopportabili. Consapevoli del momento straordinario che l’economia europea e mondiale sta attraversando, crediamo che nessuno debba essere lasciato indietro. Chiediamo al Governo di aprire un tavolo di crisi del settore, già duramente colpito dalla pandemia e dall’uso massiccio e continuo dello smart-working che ha provocato la chiusura delle mense aziendali.

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Roma, 25 febbraio 2022 – «La protesta degli autotrasportatori sta conoscendo degenerazioni che vanno oltre il legittimo diritto di manifestazione. Molte imprese, non solo cooperative, subiscono pressioni tali da non permettere l’utilizzo di automezzi propri. Tutto questo determina un blocco di alcune linee produttive con inevitabili ripercussioni sull’impiego della manodopera. C’è già sentore d’infiltrazione tra i manifestanti di frange violente e criminali. Occorre attivare misure di prevenzione sull’ordine pubblico. Chiediamo ai Ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili di adottare in tempi rapidi le misure più opportune ed efficaci per porre fine a questa drammatica situazione che costituisce un ulteriore ostacolo alla difficoltosa ripresa economica del Paese e delle nostre imprese, già duramente colpite dai rincari delle materie prime e dei costi energetici». Così il presidente di Alleanza Cooperative Maurizio Gardini, anche a nome dei copresidenti Mauro Lusetti e Giovanni Schiavone, in una lettera indirizzata a Luciana Lamorgese, ministro dell’Interno e a Enrico Giovannini ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili sulle degenerazioni nel blocco dell’autotrasporto.