Si terrà lunedì 4 novembre alle 14.30 a Roma, presso la Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano, la 6° assemblea plenaria del Banco dell’energia, dal titolo “Insieme per contrastare la povertà energetica”, patrocinata dal ministero dell’Ambiente. Fondazione Banco dell’energia è un ente senza scopo di lucro nato nel 2016 a seguito dell’iniziativa “Forum Ascolto” di A2A, un percorso avviato nel 2015 come momento di confronto con la società civile. La Fondazione nasce con l’obiettivo di supportare gli individui e le famiglie che si trovano in difficoltà economica e sociale realizzando progetti legati al contrasto della povertà energetica: il pagamento delle bollette emesse dagli operatori energetici, la formazione sull’uso consapevole dell’energia, gli interventi di efficientemento e la realizzazione delle comunità energetiche rinnovabili e solidali (CERS) sono alcune delle principali attività che il Banco dell’energia ha sviluppato per aiutare le persone vulnerabili.
Al dibattito di lunedì parteciperà il presidente di Legacoop Nazionale Simone Gamberini. Interverranno, tra gli altri, Lucia Albano, sottosegretaria all’Economia; Nando Pagnoncelli, presidente IPSOS; Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola; Luca Dal Fabbro, presidente Gruppo Iren.
Fondazione Banco dell’energia ha creato una rete di imprese, associazioni di categoria – tra cui Legacoop – organizzazione del Terzo Settore, referenti istituzionali e altri stakeholder che condividono gli stessi valori per sensibilizzare l’opinione pubblica e mettere in campo azioni concrete per fronteggiare questa grave emergenza sociale.
L’impossibilità da parte di famiglie e individui delle di accedere ai servizi energetici essenziali come il riscaldamento, l’illuminazione domestica e la disponibilità di gas per cucinare riscaldamento, è una condizione diffusa nel nostro Paese. I firmatari del Manifesto si impegnano a rendere accessibili gli strumenti di efficientamento energetico, aumentare la consapevolezza sui consumi energetici e sostenere, attraverso l’implementazione di progetti mirati, coloro che si trovano in una condizione di vulnerabilità economica e sociale.
Ad oggi, meno di un terzo dei Paesi europei ha adottato ufficialmente disposizioni normative volte a contrastare la povertà energetica e solamente pochi di essi, tra cui Francia, Irlanda, Regno Unito e Slovacchia, hanno inserito una sua definizione nelle proprie legislazioni. A livello nazionale, secondo le analisi effettuate dall’Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica (OIPE), i costi che le famiglie hanno dovuto sostenere per gli usi energetici domestici sono lievitati negli ultimi anni, al punto che, nel 2019, l’8,5% dei nuclei familiari (circa 2.2 milioni di famiglie) si trovava in una condizione di povertà energetica.
Molteplici possono essere le cause che determinano una tale situazione: basso reddito, scarsa efficienza energetica delle abitazioni e/o degli elettrodomestici, limitata conoscenza degli strumenti di agevolazione per interventi di efficientamento e difficoltà di accesso agli stessi, risorse limitate per affrontare le spese di ristrutturazione e difficoltà di accesso al credito. A cui si è aggiunto, in modo particolare nel corso degli ultimi anni, l’aumento del costo dell’energia e delle materie prime.