Con l’obiettivo di promuovere una nuova cultura di prevenzione e attenzione verso ogni forma di violenza e discriminazione, è stato firmato nei giorni scorsi a Belluno il “Protocollo operativo di buone pratiche per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni, comprese le molestie e le violenze nei luoghi di lavoro, e la promozione del benessere lavorativo”.
Promosso dalla consigliera di parità della Provincia di Belluno, l’accordo è stato sottoscritto da quattordici enti rappresentanti il mondo delle imprese, dei lavoratori e degli enti pubblici di vigilanza del mondo del lavoro (nello specifico Ispettorato territoriale del lavoro e Spisal). Tra i firmatari anche Legacoop Veneto.
“La partecipazione della nostra centrale cooperativa risulta naturale sia per motivi di contenuto sia di metodo – ha sottolineato Michele Pellegrini, coordinatore dell’area Treviso e Belluno di Legacoop Veneto, intervenuto in occasione della firma –. Da un lato, infatti, temi come la non discriminazione e le pari opportunità sono tra i principi cooperativi, scritti a chiare lettere anche negli statuti delle coop. Dall’altro lato, il protocollo propone di affrontare un tema complesso e urgente attraverso la cooperazione tra attori con funzioni diverse: un approccio in grado di produrre soluzioni e strategie più efficaci rispetto all’azione isolata di ciascun ente”.
Con questo documento, analogo a quello siglato a Treviso lo scorso dicembre, i firmatari si impegnano a collaborare al fine di prevenire e contrastare ogni forma di discriminazione che limiti o impedisca il pieno rispetto della dignità della persona, sia nell’accesso che nella permanenza nel mercato del lavoro. Non solo, l’accordo prevede la promozione di azioni positive, ad esempio la realizzazione di percorsi formativi e di sensibilizzazione, e di indagini conoscitive periodiche sulla presenza di molestie e violenze nei luoghi di lavoro. E ancora, oltre a cooperare per la corretta applicazione delle norme di settore e delle misure di prevenzione e protezione, gli enti coinvolti costituiranno un tavolo di lavoro per la condivisione e la progettazione degli interventi previsti dal protocollo.