Il cambiamento avviene nel solco della legge Rognoni-La Torre (legge 646 del 1982), la norma che ha regolato il sequestro dei beni della criminalità organizzata approvata dopo l’uccisione di Pio La Torre, segretario del Pci siciliano assassinato il 30 aprile 1982, e del prefetto di Palermo, il generale Carlo Alberto dalla Chiesa, ucciso il 3 settembre dello stesso anno. La decisione di luglio attua per la prima volta la riforma del Codice antimafia del 2017 che consente all’Agenzia di trasferire a soggetti del privato sociale l’uso degli immobili confiscati in via definitiva. Con il “nuovo” bando oltre 1.000 lotti -che comprendono appartamenti, box, garage, terreni- saranno assegnati con contratti di comodato d’uso gratuito almeno decennali per garantire continuità ai progetti. Le organizzazioni interessate possono presentare piani di recupero in relazione ad aree tematiche che vanno dal sociale fino alla cultura, alla legalità e al lavoro. La nuova procedura può accelerare i tempi e “aprire prospettive più rapide di reimpiego sociale”, precisa Pati.
FONTE https://altreconomia.it/ pubblicato l’ 11 Novembre 2020 a cura di Marta Facchini