Il 2023 di Coop e delle cooperative associate vede continuare il positivo percorso di riposizionamento che centra gli obiettivi prefissi: un giro d’affari complessivo che raggiunge i 16,4 miliardi di euro, +2% rispetto all’anno precedente (oltre 14,8 miliardi quello sviluppato solo dalla parte retail in crescita rispetto all’anno precedente di un +2,9%) l’occupazione generata si attesta poco sotto i 59.000 dipendenti, con una flessione dell’1,5% rispetto all’anno precedente frutto della riconfigurazione della rete vendita. Contemporaneamente aumenta la percentuale di donne in ruoli direttivi sfiora il 35% (34,85). Un dato da anni in crescita che testimonia l’impegno di Coop sui temi dell’inclusione e della parità di genere. Non a caso lo scorso febbraio Coop, prima nella Grande distribuzione organizzata, ha ottenuto la Certificazione della Parità di Genere secondo la UNI PdR 125. Immutato il dato della base sociale; sono oltre 6,2 milioni i soci (oltre un quarto delle famiglie italiane è proprietaria delle 75 cooperative associate) con una prevalenza di donne (58,1%). La quota di mercato si attesta al’11,4% del totale Gdo, in leggera riduzione -0,3% rispetto all’anno precedente, confermando il posizionamento di Coop al secondo posto tra le insegne della grande distribuzione italiana.
Per Coop è stato anche l’anno in cui può dirsi sostanzialmente arrivato a conclusione (a parte alcuni segmenti merceologici) il progetto di riposizionamento che ha portato a scaffale nell’arco di due anni circa 5.000 nuovi prodotti a marchio (tra proposte fino ad oggi inedite, riformulazioni e cambi di packaging). Un’innovazione nell’offerta complessiva che ha fatto sì che la marca Coop diventasse leader nell’80% delle categorie con un tasso di penetrazione che supera il 95% (ovvero il 95% dei soci e consumatori Coop ha messo nel carrello almeno un prodotto a marchio). L’incidenza sul totale delle vendite ha superato il 40% e a fine 2023 il fatturato generato dal prodotto a marchio Coop ha toccato i 4,5 miliardi di euro. Al centro dell’iniziativa rimane prioritaria la difesa del potere di acquisto dei soci e dei consumatori Coop.