Come cambia il regolamento finanziario del bilancio UE

Le modifiche alle regole finanziarie del bilancio dell’Unione europea, proposte dalla Commissione il 16 maggio, saranno ora oggetto di confronto con Parlamento UE e Consiglio. L’obiettivo, ha spiegato il commissario responsabile per il Bilancio e l’amministrazione, Johannes Hahn, è sia allineare all’attuale Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 le regole finanziarie dell’UE esistenti, che apportarvi miglioramenti per “garantire certezza ai destinatari dei fondi, allo stesso tempo rendendo più reattivo il bilancio in tempi di crisi e facendo diventare la sua gestione digitale per default”.

Come cambia la gestione del bilancio UE?

Già oggetto di una revisione nel 2018, il regolamento finanziario raccoglie in una sorta di “codice unico europeo” tutte le regole in materia di gestione del bilancio e delle finanze delle istituzioni comunitarie, modalità di assegnazione e di erogazione dei fondi europei ai beneficiari, appalti di lavori, servizi e forniture e utilizzo degli strumenti finanziari o delle garanzie di bilancio.

Alla luce del Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 e dei nuovi Programmi di finanziamento UE si è resa necessaria un’ulteriore modifica del regolamento, che è stata oggetto di consultazione pubblica tra luglio e ottobre 2021. Il risultato di questo processo è la proposta della Commissione, ora all’esame di Parlamento UE e Consiglio per l’approvazione.

Tre i nuclei attorno a cui si sviluppa la proposta dell’Esecutivo UE.

Il primo riguarda l’obiettivo di rendere il bilancio europeo più trasparente. In particolare, Bruxelles punta a migliorare:

  • l’informazione sull’utilizzo e sui beneficiari dei fondi europei, raccogliendo in una banca dati pubblica tutti i metodi di esecuzione del bilancio,
  • l’efficacia dei controlli e degli audit tramite la raccolta obbligatoria di dati sui destinatari dei finanziamenti europei, compresi gli effettivi titolari dei fondi,
  • l’estrazione di dati e la valutazione del rischio in tutti i metodi di esecuzione del bilancio, tramite l’utilizzo di un sistema informatico integrato, per individuare meglio anche i rischi di irregolarità, frodi e conflitti di interessi.

Il secondo ambito è relativo alla protezione del bilancio dell’Unione europea ed è strettamente collegato al precedente. Oltre a rafforzare il sistema di individuazione precoce e di esclusione dai finanziamenti dei beneficiari che violano le norme dell’UE, la Commissione intende allargarne l’ambito di applicazione alla gestione concorrente del bilancio, quindi ai fondi europei gestiti dagli Stati membri e dalle regioni, quali i fondi strutturali della Politica di Coesione, le risorse della Politica agricola comune e il dispositivo per la ripresa e la resilienza che finanzia i PNRR. L’Esecutivo UE propone inoltre di aggiornare la definizione di “conflitto di interessi” in modo che diventi possibile giustificare l’esclusione dei partecipanti interessati dal fenomeno dalle procedure di gara. Infine, andranno migliorati efficienza e qualità dei controlli e degli audit, sfruttando la digitalizzazione e le tecnologie emergenti.

L’ultima area di intervento è diretta a rendere il bilancio UE più agile, sulla scorta della lezione dell’emergenza Covid, che ha richiesto una mobilitazione rapida e flessibile dei fondi europei, e delle nuove necessità generate dalla crisi ucraina.

Il pacchetto in questo caso comprende la definizione di un quadro giuridico chiaro per regolare gli appalti in situazioni di crisi, che autorizzerebbe anche le istituzioni dell’UE ad indire bandi per conto degli Stati membri o ad agire in qualità di centrale di committenza. In più, un nuovo strumento di esecuzione del bilancio permetterebbe alla Commissione di contribuire a iniziative globali, tra cui attività multidonatori, per sostenere obiettivi globali in ambiti chiave quali il contrasto e la mitigazione dei cambiamenti climatici, l’istruzione e la lotta contro AIDS, tubercolosi e malaria.

FONTE: https://fasi.eu/

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