Campagna di pesca del tonno rosso 2023, pubblicato il decreto del Masaf con la ripartizione nazionale delle quote di cattura

É stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto del ministero dell’Agricoltura che contiene le quote di cattura suddivise per aree geografiche per la Campagna di pesca del tonno rosso per il 2023, in linea con il Piano annuale di pesca trasmesso dal ministero alla Commissione europea il 14 febbraio 2023. Il Piano ha confermato l’elenco degli operatori degli anni passati (qui il link agli allegati che contengono le quote individuali delle unità autorizzate alla cattura-bersaglio del tonno rosso tramite sistema di circuizione, sistema palangaro, sistema tonnara fissa e per la piccola pesca costiera) e autorizza anche la piccola pesca costiera alla pesca del tonno rosso.

La ripartizione del contingente nazionale di cattura, pari a 5283 tonnellate, viene determinata come di seguito: 

  • 4745,34 tonnellate sono suddivise tra i settori già autorizzati in precedenza, ovvero: il sistema circuizione, sistema palangaro e sistema tonnara fissa e catture accessorie;
  • 268,83 tonnellate, pari al 50% della quota incrementale assegnata all’Italia per il 2023 (537,66 tonnellate), sono suddivise tra i settori già autorizzati mentre il restante 50% è destinato alla “Quota non divisa”, cioè quella che non si basa sui settori, ma sulle aree geografiche: per il 25%, ai compartimenti marittimi dell’Adriatico, per il 25%, ai comparti marittimi dello Ionio e del Tirreno da Gallipoli a Imperia e per il 50% ai compartimenti marittimi della Sicilia;
  • 295 tonnellate sono assegnate al nuovo segmento della “Piccola pesca costiera”.

Quanto alle catture accessorie, la percentuale ammessa in sede di sbarco è pari al 20% del totale sbarcato, da calcolare sulla base dei dati risultati dal giornale di bordo elettronico. Invece, in merito alla pesca sportiva/ricreativa, le imbarcazioni autorizzate potranno proseguire l’esercizio dell’attività tramite la tecnica “catch-release” fino al 31 dicembre 2023

Infine, il decreto dispone che è vietato sbarcare o trasbordare tonno rosso in porti diversi da quelli previsti

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