Camst group, azienda aderente a Legacoop tra le principali in Italia nel settore della ristorazione e dei facility services e che impiega oltre 11 mila persone in Italia di cui l’85% donne, ha ottenuto la certificazione sulla parità di genere PdR UNI 125:2022.
Il riconoscimento è attribuito alle aziende virtuose in tema di promozione dell’inclusione delle donne nel mercato del lavoro, con azioni volte a ridurre il divario di genere ed a migliorare la qualità del lavoro.
Questo importante traguardo consolida e rafforza l’impegno di Camst group in termini di inclusione e lotta alle disparità di genere.
“La certificazione sulla parità di genere rappresenta un ulteriore traguardo verso l’uguaglianza e il benessere di tutti i nostri collaboratori – commenta Francesco Malaguti presidente di Camst group -, ma anche un riconoscimento per il nostro impegno quotidiano nel garantire un ambiente di lavoro inclusivo e sostenibile. Numerosi sono i progetti che da anni attuiamo per favorire l’eliminazione degli stereotipi di genere – sottolinea il presidente -, sia all’interno dell’azienda sia nelle scuole, convinti che per ottenere risultati concreti sia necessario un cambiamento culturale. Molto però si può ancora fare. Ecco perché – conclude Malaguti – questo riconoscimento deve costituire per noi un faro sempre acceso sul nostro impegno e sulla nostra volontà di costruire una cultura autentica della parità di genere in azienda e un incentivo per attuare ulteriori azioni di miglioramento.”
Nell’ottica della costruzione di una cultura della parità di genere, Camst group ha infatti attivato numerosi progetti e iniziative, tra cui campagne di comunicazione e sensibilizzazione, l’adozione di un regolamento per l’elezione del CDA che favorisce la parità di genere, percorsi di formazione e webinar sul work life balance.
L’azienda, inoltre, è partner della rete “Gender Community Network” grazie alla quale condivide, con altre realtà di rilievo locale e nazionale, valori e buone pratiche a favore delle lavoratrici e dei lavoratori che vivono una situazione di “differenza”.