Ha preso avvio con il mese di giugno il progetto ECO.ADRI, finanziato dal Feamp (Fondo europeo per la politica marittima, la pesca e l’acquacoltura) con l’obiettivo di contribuire alla conservazione e al risanamento dell’ecosistema marino. 6 i partner coinvolti tra Veneto e Puglia: Legambiente Nazionale, Legambiente Puglia, Legambiente Veneto, Legambiente Padova, GAL Ponte Lama e VeGAL-FLAG Veneziano.
Nello specifico, ECO.ADRI vuole realizzare servizi ecosistemici per la riduzione e il recupero dei rifiuti marini (marine litter) e la salvaguardia dell’ecosistema marino, promuovendo una migliore gestione e conservazione delle risorse biologiche marine. Tutto ciò sarà reso possibile grazie al coinvolgimento diretto delle imprese di pesca e dei pescatori. Nel territorio del comparto marittimo veneziano, il progetto si svilupperà a Caorle (Venezia), dove ha raccolto l’adesione dell’85% della marineria dello strascico, luogo che presenta un’importante ZTB-Zona di tutela biologica (oasi marina). Tra le imprese coinvolte anche la cooperativa Livenza, associata a Legacoop Veneto.
I pescatori acquisiranno così il ruolo di “sentinelle del mare”, parteciperanno alla raccolta dei rifiuti e al loro monitoraggio, e all’elaborazione di un programma che riduca le catture accidentali di tartarughe marine. Seguiranno inoltre un percorso di formazione e sensibilizzazione in materia di conservazione e ripristino degli ecosistemi marini.
Diverse dunque le attività in programma, che si concluderanno il prossimo autunno. «ECO.ADRI è un progetto che, facendo leva su un tema fondamentale come quello della sostenibilità ambientale, riesce ad avere un impatto anche a livello economico e sociale – evidenzia Antonio Gottardo, responsabile del settore agroalimentare di Legacoop Veneto e presidente del FLAG Veneziano –. È dall’attività in mare di pescatori, cooperative e aziende ittiche che si regge un’economia importantissima per la marineria di Caorle e per tutta l’area del FLAG Veneziano».