Caro energia: allarme di Legacoop Produzione e Servizi, rischio fermo della produzione e perdita posti di lavoro

Roma, 21 gennaio 2022 – “Le imprese cooperative con attività energivore, in particolare quelle che utilizzano il metano nei processi di produzione, sono a rischio chiusura. Gli aumenti degli ultimi mesi sono insostenibili e lo spegnimento degli impianti potrebbe essere una scelta obbligata”.

A lanciare l’allarme è il Consiglio di Presidenza di Legacoop Produzione e Servizi riunitosi questa mattina.

“Il 76% di un campione rappresentativo delle imprese aderenti -sottolinea il Presidente dell’Associazione, Gianmaria Balducci–  prevede di non riuscire ad ottenere, dai propri clienti e committenti, alcun riconoscimento di revisione prezzi a fronte dei rincari energetici, con conseguenze sulla tenuta economica complessiva e sulla capacità di mantenimento del mercato di riferimento”.

Preoccupazioni condivise dal Presidente di Legacoop Nazionale, Mauro Lusetti, che ha partecipato all’incontro, confermando il forte impegno a sensibilizzare le istituzioni sul problema.

Per Legacoop Produzione e Servizi è necessaria l’attivazione di un tavolo interministeriale dedicato alle difficoltà attuali, aperto all’ascolto e alle proposte del mondo imprenditoriale, in grado di confrontarsi sulla definizione di un piano nazionale ed europeo di medio e lungo periodo, che renda meno dipendente il Paese dalle tensioni internazionali e accompagni il processo di transizione energetica nei prossimi anni.

“Oltre alle misure strutturali -evidenzia Legacoop Produzione e Servizi- occorrono provvedimenti urgenti e commisurati alla gravità della situazione: è indispensabile prevedere la possibilità di rateizzazione delle bollette ed interventi sulle esigenze di liquidità, così come adeguati meccanismi di accesso ai sistemi di garanzia finanziari; ciò per evitare che una problematica che si auspica di breve durata possa rivelarsi fatale per la sopravvivenza delle imprese”.

Legacoop Produzione e Servizi associa oltre 2.300 tra imprese cooperative e consorzi, per una occupazione di 150.000 addetti e un valore della produzione di oltre 14,7 Mld di euro (anno 2020). I principali settori di intervento sono le costruzioni, la logistica e i trasporti, la ristorazione collettiva, servizi integrati e FM, ingegneria e progettazione nonché diversi comparti dell’industria.

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Roma, 25 febbraio 2022 – «La protesta degli autotrasportatori sta conoscendo degenerazioni che vanno oltre il legittimo diritto di manifestazione. Molte imprese, non solo cooperative, subiscono pressioni tali da non permettere l’utilizzo di automezzi propri. Tutto questo determina un blocco di alcune linee produttive con inevitabili ripercussioni sull’impiego della manodopera. C’è già sentore d’infiltrazione tra i manifestanti di frange violente e criminali. Occorre attivare misure di prevenzione sull’ordine pubblico. Chiediamo ai Ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili di adottare in tempi rapidi le misure più opportune ed efficaci per porre fine a questa drammatica situazione che costituisce un ulteriore ostacolo alla difficoltosa ripresa economica del Paese e delle nostre imprese, già duramente colpite dai rincari delle materie prime e dei costi energetici». Così il presidente di Alleanza Cooperative Maurizio Gardini, anche a nome dei copresidenti Mauro Lusetti e Giovanni Schiavone, in una lettera indirizzata a Luciana Lamorgese, ministro dell’Interno e a Enrico Giovannini ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili sulle degenerazioni nel blocco dell’autotrasporto.