Pubblicato sull’edizione di oggi della Gazzetta ufficiale – e già in vigore – il decreto-legge con disposizioni urgenti in materia di riscossione esattoriale, licenziato dal Consiglio dei ministri della scorsa domenica. Il testo è ora atteso in una delle due Camere per la prima lettura, passerà poi all’altra per essere convertito in legge entro il 22 dicembre.
L’articolo 1 dispone la proroga fino al 31 dicembre 2020 della sospensione delle attività di notifica di nuove cartelle di pagamento, del pagamento delle cartelle precedentemente inviate e degli altri atti dell’Agente della riscossione. Allo stesso tempo, proroga al 31 dicembre anche il periodo durante il quale si decade dalla rateizzazione con il mancato pagamento di 10 rate, anziché 5. Infine, per consentire uno smaltimento graduale delle cartelle di pagamento che si sono già accumulate, alle quali si aggiungeranno quelle dei ruoli che gli enti consegneranno fino al termine della sospensione, è previsto il differimento di 12 mesi del termine entro il quale avviare alla notifica le cartelle. L’articolo individua inoltre la copertura degli oneri della disposizione, quantificati in 109,5 milioni di euro per i 2020 e 72,8 milioni per il 2021 in termini di saldo netto da finanziare e in 316 milioni per il 2020 e 210 milioni per il 2021 in termini di indebitamento netto e di fabbisogno. L’articolo 2 stabilisce che il decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.