Cash back, presentato il progetto “Fano al centro” per la promozione del centro storico

È stato presentato alla stampa lunedì 3 aprile, presso la Rocca Malatestiana di Fano, il progetto “Fano al Centro”, dell’omonima cooperativa di comunità aderente a Legacoop Marche, che per la valenza rappresentata coinvolge una serie importante di partner: l’Amministrazione comunale, la Confesercenti, la BCC di Fano, le società Welfarebit e Motiva Comunicazione. Il progetto prevede un virtuoso e innovativo circuito di cash back che mette a sistema e valorizza una rete di operatori commerciali e professionisti  allo scopo di promuovere e rigenerare il centro storico della città di Fano e offrire vantaggi concreti ai clienti delle attività associate. Legacoop Marche ha partecipato con il responsabile del settore Culturmedia-Cooperative di comunità, Mario Rosati, che ha illustrato l’azione di accompagnamento e sostegno svolto e la possibilità offerta di partecipare al bando “Coopstarup COMMONS”, un’iniziativa nazionale che ha l’obiettivo di favorire il consolidamento e lo sviluppo delle Cooperative di comunità.

“Sostenuto da Legacoop Nazionale e Coopfond, “Coopstartup COMMONS” sperimenta nuovi processi di supporto e accompagnamento rivolti specificamente a Cooperative di comunità già costituite, aderenti a Legacoop nazionale e operanti su tutto il territorio nazionale – ha spiegato Rosati -. È orientato a favorire l’occupazione, la sostenibilità economica e ambientale, il recupero di spazi e luoghi e la rivitalizzazione delle comunità intorno ad essi e ha l’obiettivo di valorizzare progetti di sviluppo, di filiera e di rete promossi da Cooperative di comunità con l’obiettivo di cogliere le opportunità offerte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e/o da altre fonti di finanziamento. Coopstartup Commons consiste in un percorso di formazione, tutoraggio, accompagnamento e accelerazione che si svilupperà in varie fasi. Legacoop Marche ha dunque supportato la progettazione elaborata dalla Cooperativa “Fano al Centro”, che presentava una idea valida e innovativa, in grado di rappresentare in maniera efficace le capacità della cooperazione di elaborare risposte a bisogni attuali della comunità in un contesto particolare, quale quello di un centro storico della terza città delle Marche”.

 

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