CCNL servizi ambientali, le Associazioni datoriali: disponibili al dialogo, serve CCNL più flessibile e sostenibile

Roma, 21 settembre 2021 – Da parte delle Associazioni datoriali c’è la massima disponibilità al dialogo e la ferma volontà di giungere rapidamente a una positiva soluzione delle trattative con la sottoscrizione dell’accordo di rinnovo dei due CCNL dei servizi ambientali. L’obiettivo è quello di proseguire lungo il percorso che ha già visto la condivisione su temi fondamentali di interesse comune come la salute, la sicurezza, la formazione e il ricambio generazionale; il tutto cercando  la sintesi fra le rispettive posizioni per arrivare alla sottoscrizione di un CCNL che, lungi dal vedere lo smantellamento delle tutele dei lavoratori e nella conferma di un sistema di relazioni industriali partecipativo, punti all’unificazione dei diversi contratti oggi applicati nel settore, e a caratterizzarsi per una maggiore flessibilità e sostenibilità.

E’ questa la posizione espressa da Utilitalia, Cisambiente/Confindustria, Assoambiente e Alleanza delle Cooperative Italiane Servizi (Agci Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Legacoop Produzione e Servizi) al termine di una giornata di incontro conclusasi con la rottura delle trattative e l’annuncio dell’avvio di procedura contrattuale di raffreddamento prima della proclamazione dello sciopero.

Le Associazioni datoriali confermano quindi la piena disponibilità alla continuazione del negoziato anche nella fase di raffreddamento, da gestirsi in coerenza con la relativa normativa contrattuale, nella consapevolezza di dover lavorare per un unico accordo di rinnovo per tutto il settore, che, anche alla luce del particolare momento storico e dell’imminente revisione del metodo tariffario, deve necessariamente assumere i connotati di una maggiore flessibilità e sostenibilità: si tratta della strada obbligata per tutelare i lavoratori e la qualità dei servizi offerti ai cittadini, continuando a garantire la crescita e lo sviluppo del settore.21

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Roma, 25 febbraio 2022 – «La protesta degli autotrasportatori sta conoscendo degenerazioni che vanno oltre il legittimo diritto di manifestazione. Molte imprese, non solo cooperative, subiscono pressioni tali da non permettere l’utilizzo di automezzi propri. Tutto questo determina un blocco di alcune linee produttive con inevitabili ripercussioni sull’impiego della manodopera. C’è già sentore d’infiltrazione tra i manifestanti di frange violente e criminali. Occorre attivare misure di prevenzione sull’ordine pubblico. Chiediamo ai Ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili di adottare in tempi rapidi le misure più opportune ed efficaci per porre fine a questa drammatica situazione che costituisce un ulteriore ostacolo alla difficoltosa ripresa economica del Paese e delle nostre imprese, già duramente colpite dai rincari delle materie prime e dei costi energetici». Così il presidente di Alleanza Cooperative Maurizio Gardini, anche a nome dei copresidenti Mauro Lusetti e Giovanni Schiavone, in una lettera indirizzata a Luciana Lamorgese, ministro dell’Interno e a Enrico Giovannini ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili sulle degenerazioni nel blocco dell’autotrasporto.