“CER: come funziona, come si fa, chi partecipa. Un caso concreto”, questo il titolo del convegno che si è tenuto al Centro Santa Elisabetta del Campus Scienze e Tecnologie dell’Università di Parma, incentrato sulle caratteristiche delle comunità energetiche rinnovabili.
I contributi di esperti di Legacoop e dell’Ateneo hanno approfondito le dinamiche strutturali, legislative, economiche e partecipative tra produttori, consumatori e prosumer di energia elettrica rinnovabile. Le CER coinvolgono i territori, le imprese, le pubbliche amministrazioni, i cittadini, le reti distributive in un processo che si inserisce negli obiettivi della transizione energetica.
Luigi D’Amico, Coopfond, ha presentato la piattaforma Respira (respira.coop) uno strumento di crowdinvesting per la nascita di nuove CER cooperative. Infine Giorgio Nanni, Responsabile Ambiente, Legacoop Nazionale ha illustrato le potenzialità della forma cooperativa per la costituzione di Comunità Energetiche. Le peculiarità distintive che da sempre caratterizzano la cooperazione sono presenti per natura nella comunità energetica. Una CER è di per sé molto prossima alla cooperativa, in quanto consente la partecipazione democratica alla produzione e al consumo di energia, con un triplice impatto: economico, sociale, ambientale.
Il convegno è stato promosso da Centro Internazionale di Studi Cooperativi, Legacoop Emilia Ovest e Università di Parma.