Un protocollo d’intesa che ha come obiettivo quello di promuovere azioni di diffusione del modello cooperativo di produzione e condivisione dell’energia rinnovabile. Lo hanno sottoscritto Michele Toniaccini, presidente di Anci Umbria, e Danilo Valenti, presidente di Legacoop Umbria, lunedì 22 gennaio presso la sala Falcone e Borsellino del palazzo della Provincia di Perugia a Perugia durante una conferenza stampa coordinata da Silvio Ranieri, segretario generale Anci Umbria.
Questa strategica collaborazione – la prima a livello nazionale – si prefigge di adottare approcci innovativi e sostenibili verso la transizione energetica, per stimolare così un’accelerazione sulla diffusione delle fonti rinnovabili, in linea con gli obiettivi nazionali ed europei in materia di clima ed energia. Le comunità energetiche rinnovabili (Cer) – che mettono al centro le comunità locali – si basano sul coinvolgimento degli utenti e dei cittadini e consentono agli stessi di ideare e gestire collettivamente progetti o servizi energetici. Attraverso queste comunità il processo di transizione ecologica si sviluppa dal basso, premiando l’attivismo e l’iniziativa della cittadinanza per soddisfare il bisogno di energia della collettività che adesso si approvvigiona unicamente dalle grandi reti distributive.
“Il cantiere Legacoop Umbria è aperto, – ha affermato Danilo Valenti – stiamo sviluppando progetti, azioni e servizi per accompagnare chiunque volesse intraprendere questo percorso cooperativo, tenendo conto delle specificità delle comunità e dei territori. Ad oggi abbiamo avviato 4 progetti di CER, e negli ultimi 5 anni le nostre cooperative hanno portato avanti degli investimenti di efficientamento energetico con impianti fotovoltaici nel settore agricolo, socio sanitario e di produzione e servizi. Non solo, la cooperativa Ceramiche NOI di Città di Castello sta costruendo il primo impianto ad idrogeno al servizio del proprio processo produttivo. Riteniamo che il modello di impresa cooperativa sia il più adatto ed attuale per condurre la transizione energetica basata sulle CER e non vogliamo farci sfuggire questa grossa opportunità: la stessa Regione dell’Umbria nel Defr. 2024 ha stabilito di finanziare con 10 milioni le Comunità Energetiche Rinnovabili ”.
Nel protocollo sia Anci che Legacoop saranno chiamati in prima linea a promuovere lo sviluppo di queste forme di autoconsumo collettivo e dei processi di coinvolgimento dei cittadini, per generare effetti benefici anche attraverso la redistribuzione della ricchezza prodotta, al fine di migliorare la qualità sociale, ambientale ed economica delle comunità.
Potranno far parte della Comunità i cittadini, le piccole e medie imprese e gli enti locali che si uniranno ciascuno nei propri territori di riferimento. L’iter normativo di definizione delle CER è ancora in fase di completamento, ma la notizia di oggi è che la Corte dei Conti ha registrato con il numero 80 del 18 gennaio 2024 il provvedimento n. 414 del Mase del 7 dicembre. Un ulteriore passo in avanti, si attende ora solo l’ultimo miglio: la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale da parte del MASE del decreto ministeriale.
“La registrazione da parte della Corte dei conti – dice Simone Gamberini Presidente Legacoop – del Dm sulle CER è una buona notizia. Adesso aspettiamo la pubblicazione del decreto del MASE, per chiudere l’iter iniziato nel dicembre 2021. Noi come Legacoop siamo da tempo pronti a supportare la nascita di CER cooperative, come dimostrano le 6 cooperative nate in questo periodo e le 5 CER già riconosciute dal GSE. E dopo tanti accordi sottoscritti a livello nazionale, oggi accogliamo con piacere l’accordo di Legacoop Umbria ed Anci Umbria per promuovere le CER. Una forte testimonianza del nostro interesse per questa opportunità che non ci coinvolge solo a livello nazionale ma vede il protagonismo e la vitalità di un’associazione forte nei territori”.
Tra le misure è previsto un contributo a valere sulle risorse Pnrr rivolto ai territori dei Comuni sotto i 5.000 abitanti: in Umbria ce ne sono 63 su 92 (il 68,48% del totale) che potrebbero rientrare tra i territori beneficiari della misura.