Stop agli annunci sulla Bretella Campogalliano-Sassuolo, sulla Cispadana, sul Corridoio Pedemontano e sugli investimenti per il potenziamento dei sistemi intermodali, ed emanazione urgente del decreto istitutivo della Zona Logistica Semplificata del Porto di Ravenna, a oltre due anni dall’approvazione in Regione Emilia-Romagna. Si tratta di un progetto che interessa un’area di 4.500 ettari e che ha l’obiettivo di potenziare la qualità e quantità degli scambi internazionali della regione e del Paese.
Sono le richieste al governo di Legacoop Emilia-Romagna, avanzate nel corso dell’Assemblea dei delegati che si è tenuta il 20 marzo a Bologna, alla quale ha partecipato Simone Gamberini, presidente di Legacoop Nazionale.
“L’Emilia-Romagna continua a crescere, attira investitori internazionali ed esporta prodotti di alta qualità, non solo di nicchia, in diversi e importanti settori dell’economia ma non mancano criticità, legate soprattutto a cambiamenti climatici e fragilità del territorio e all’invecchiamento della popolazione – spiega Daniele Montroni, presidente di Legacoop Emilia-Romagna – Viviamo in un territorio forte, con una importante presenza cooperativa, ma per mantenere la leadership è necessario sbloccare investimenti da troppo tempo attesi. È il momento di passare ai fatti: la realizzazione di queste opere, già finanziate, non ammette più ritardi. Al tempo stesso, come Legacoop Emilia-Romagna lavoriamo per un ripensamento radicale del modello di sviluppo, che metta al centro le persone, le comunità e la sostenibilità”.
L’Assemblea dei Delegati di Legacoop Emilia-Romagna è stata convocata per definire il contributo progettuale dell’associazione alla conferenza programmatica di Legacoop Nazionale, che si terrà il 15 e 16 aprile a Roma.
Nel corso dell’Assemblea sono stati presentati i progetti strategici per rafforzare il supporto alle cooperative e creare benefici per i soci, i dipendenti e le comunità. Tra questi: logistica sostenibile, rigenerazione urbana, nuova mutualità, innovazione, integrazione dei servizi alle associate. Al centro dell’assemblea il tema dello sviluppo delle conoscenze e della formazione, strumenti per creare nuove opportunità per soci e socie delle cooperative e per l’accesso al lavoro di qualità.
“Abbiamo bisogno di cambiare, di innovare la nostra struttura organizzativa per adattarla ai cambiamenti in atto, rilanciando i principi cooperativi che restano di straordinaria attualità – conclude Montroni – Lo facciamo mettendo in campo idee e progetti per promuovere, rafforzare ed estendere la presenza cooperativa all’interno del sistema economico, per far tornare il buon lavoro al centro dello sviluppo del Paese, per sostenere i soci e le socie, lavoratori e lavoratrici, nella loro crescita. Per condividere valori e principi, immaginando una società nella quale nessuna persona venga lasciata indietro“.
Le cooperative aderenti a Legacoop Emilia-Romagna realizzano il 10% del Pil regionale. Le oltre mille aderenti, nel 2022 hanno registrato un valore della produzione che ha toccato i 29,2 miliardi di euro (+8,6% sul 2021).