Nel 2022 partecipazione a 183 gare di cui 50 vinte per un valore di 567,4 milioni di euro, gare vinte in tre nuovi settori di attività (“Cup”, “Lavori”, “Digitalizzazione”), conferma del punteggio massimo del rating di legalità, valore della produzione di 423,6 milioni di euro, valore dell’acquisito a 1,75 miliardi di euro al 15 giugno 2023, tredici gare vinte in ambito Pnrr per un valore di 153,9 milioni di euro, tre gare Consip vinte per un valore di 208 milioni di euro, tre nuove certificazioni ottenute, +21% delle ore di formazione erogate al personale. Sono i principali numeri presentati dal Consorzio Nazionale Servizi, uno dei principali operatori del mercato di servizi, all’assemblea annuale dei soci, il 13 luglio a Bologna.
Una delle principali novità riguarda il ruolo stesso del Consorzio, che farà sempre più anche da “Competence center” a servizio delle imprese cooperative: gli associati riceveranno un valore maggiore in termini di servizi e asset. Cns si propone al mercato con una offerta da One Solution Company, puntando su innovazione, big data e intelligenza artificiale, digitalizzazione e ricerca di nuovi soci, per consolidare la presenza nel facility eampliare il proprio raggio di intervento, ad esempio nella creazione di Comunità Energetiche o proponendo interventi di rigenerazione urbana, mettendo al centro la persona e la qualità del vivere. Uno degli asset sui quali Cns continuerà ad investire per rafforzare la competitività del consorzio e dei soci è Open Facility Management (Ofm), una innovativa piattaforma proprietaria che consente di aumentare l’efficienza nella gestione dei servizi di facility.
“Cns si posiziona sempre più come un partner affidabile nella progettazione e gestione di servizi complessi, in grado di creare valore per i soci e i risultati presentati in assemblea ne sono la dimostrazione – commenta Alessandro Hinna, Presidente del Consiglio di Gestione di Cns – L’interesse primario del Consorzio è la qualità dei servizi pubblici erogati. Cns vuole essere un partner affidabile e innovativo per le stazioni appaltanti per generare valore pubblico, con impatti positivi sulla qualità della spesa e sugli effetti di questa sui bisogni dei cittadini e sulle esigenze dei territori. L’aggiornamento del piano industriale va in questa direzione: il Consorzio investirà per essere sempre più un punto di riferimento per la crescita degli associati, anche rafforzando la propria capacità di proporre interventi di carattere sociale, di rigenerazione urbana o riqualificazione energetica del patrimonio artistico e architettonico del Paese.
I lavori dell’assemblea sono stati aperti da una relazione di Roberto Torrini, Capo del Servizio Struttura Economica – Dipartimento Economia e Statistica Banca d’Italia, sul tema “L’Italia tra ripresa e sfide di lungo periodo”. Le conclusioni sono state di Simone Gamberini, Presidente di Legacoop Nazionale.