“Il nuovo codice degli appalti compie un passo avanti verso la semplificazione del processo di affidamento dei contratti pubblici. Presenta però delle criticità, da affrontare confrontandosi con le Associazioni di settore, per completare il processo di riforma”. Così il presidente di Legacoop Simone Gamberini, intervenuto ieri, 18 aprile, a Roma, all’evento organizzato dalla LUISS Business School dal titolo “Nuovo codice degli appalti, caratteristiche ed impatti“, a cui hanno partecipato anche Alessandro Hinna, presidente del Consorzio nazionale servizi (CNS); Federica Brancaccio, presidente ANCE; Adriana Zagarese, presidente del Consorzio Integra.
“La qualificazione delle stazioni appaltanti”, ha proseguito Gamberini, “potrebbe essere incompatibile con i tempi brevi di entrata in vigore del provvedimento; l’introduzione dell’obbligatorietà della revisione dei prezzi rischia inoltre di essere vanificata da indicazioni poco chiare sull’effettiva applicazione. Sarebbe inoltre necessario introdurre modifiche relative all’adozione di un tetto per il peso del prezzo nell’offerta economicamente più vantaggiosa e chiarire la disciplina in materia di consorzi cooperativi. Noi abbiamo insistito molto sulla ristrutturazione dei nostri consorzi, che pensiamo possano essere, nell’ambito del codice e anche delle opportunità del PNRR, lo strumento che facilita la crescita anche delle imprese consorziate nella dimensione della concorrenza futura che ci sarà soprattutto sui profili della qualità tecnica“.
A fronte di un nuovo codice che presenta alcune criticità e che vedrà piena applicazione solo nei prossimi mesi, occorre infine, secondo Gamberini, “mettere a disposizione delle imprese meccanismi di supporto finanziario alla crescita, fondamentali se vogliamo affrontare la sfida del PNRR nel breve termine e se, nel medio termine, vogliamo ricostruire un sistema industriale che possa competere anche in Europa”.