Roma, 21 luglio 2021 – Si rafforza la convinzione che la direzione imboccata dal Paese sia quella giusta e torna la fiducia riguardo alle prospettive a sei mesi dell’economia italiana, che si estende anche alle previsioni sulla situazione economica personale/familiare, con gli ottimisti che prevalgono sui pessimisti, anche se rimane consistente la percentuale di chi ritiene i danni economici provocati dalla pandemia più gravi di quelli determinati dalla crisi finanziaria innescata nel 2008 dal fallimento delle banche per i mutui subprime.
È quanto risulta da un sondaggio condotto nell’ambito dell’Osservatorio Legacoop, ideato e realizzato dall’AreaStudi dell’associazione insieme con il partner di ricerca IPSOS.
Il 42% degli intervistati (in crescita di 20 punti rispetto a novembre 2020) ritiene che il Paese stia andando nella direzione giusta, mentre si collocano al 39% (in calo di 22 punti rispetto a novembre 2020) coloro che la pensano in maniera opposta.
Dinamiche simili, ma ancora più marcate, si evidenziano riguardo alle prospettive a sei mesi della situazione economica italiana. Per il 41% degli intervistati è destinata a migliorare (a novembre 2020 la pensava così solo il 14% degli italiani), mentre peggiorerà per il 28% (ma erano il 66% a novembre 2020) e resterà invariata per il 24%. Rispetto al dato medio, il Nord Est è quello che evidenzia una maggiore lentezza, con il 35% di chi esprime previsioni di crescita e il 30% di chi indica un peggioramento.
Quadro analogo anche per le previsioni sull’andamento a sei mesi della situazione economica personale/familiare. A fronte di un 45% che la prevede invariata, la percentuale di chi nutre aspettative positive si colloca al 28% (in crescita di 11 punti percentuali rispetto a novembre 2020), mentre il 20% prevede un peggioramento (erano il 43% a novembre dello scorso anno).
“Siamo nell’ennesimo momento delicato della Crisi Pandemica” -afferma Mauro Lusetti, Presidente di Legacoop- “dopo i sacrifici in salita, ora siamo finalmente in velocità verso la ripresa. Ma è nella discesa che bisogna prestare più attenzione, perché un minimo errore può rovinare tutto. Se una quarta ondata dovesse portare nuove restrizioni, l’ottimismo potrebbe avere contraccolpi, e rendere la situazione ancor più difficile da gestire. Per questo occorre grande responsabilità nel promuovere la campagna vaccinale, e smettere di cercare piccoli lucri di consenso su questo aspetto cruciale. Detto questo, in particolare in Italia, la fiducia è l’ingrediente principale di ogni grande progetto, e in questo momento, dallo sport all’economia, dalla vita sociale alla cultura, sembra davvero che il Paese ci creda e abbia voglia di guardare lontano, dopo questa incredibile e brutta esperienza”.
Nonostante l’evidente rasserenamento complessivo delle percezioni sulla situazione italiana, resta comunque elevata la percentuale (43%) di chi ritiene che i danni economici provocati dalla pandemia siano più gravi di quelli determinati dal fallimento delle banche per i mutui subprime, a fronte del 30% che li considera ugualmente gravi ed il 15% di chi li percepisce meno gravi.