Conad, 200 studenti della provincia di Ravenna all’incontro sulle dipendenze tecnologiche

“Essere e malessere social”, ovvero come usare la tecnologia in modo consapevole, equilibrato e informato, senza lasciarsi sopraffare o manipolare. Questo il tema dell’incontro organizzato dalla Fondazione Conad a cui hanno preso parte il 16 gennaio al cinema Sarti di Faenza (Ravenna) duecento studenti delle scuole superiori della cittadina, di Lugo e di Riolo Terme, sempre del ravennate. Con loro c’erano il sindaco Massimo Isola, il presidente di CIA-Conad, Maurizio Pelliconi e lo psicologo e formatore Luca Zacchi.

Gli studenti hanno potuto interagire in diretta streaming con un gruppo di esperti di Milano composto da Nogaye Ndiaye, scrittrice e divulgatrice antirazzista, le psicologhe Adele Minutillo (Istituto Superiore di Sanità) ed Estella Guerrera (Unicef), Sofia El Goud e Cristian Fanara, studenti e membri dello Youth Advisory Board (YAB).

Ansia, disturbi del sonno, demotivazione sono solo alcune delle conseguenze dirette e indirette. La permanenza prolungata all’interno della dimensione social favorisce fenomeni di isolamento sociale, indebolendo le capacità e il piacere della relazione tra persone. Le conclusioni sono state unanimi: l’utilizzo eccessivo degli strumenti digitali e dei social network rappresenta una minaccia per l’equilibrio psichico ed emotivo delle nuove generazioni.

“Essere e malessere social” ha rappresentato il terzo appuntamento del Progetto Scuola di Fondazione Conad Ets 2024/25. In totale ha coinvolto 33.000 studenti di 303 istituti superiori in 221 città italiane.

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