Conflitto Russia-Ucraina – “Rischio paralisi dell’intero sistema produttivo. Servizi essenziali in difficoltà”. Legacoop Produzione e Servizi sollecita interventi immediati e di sistema da Governo e UE

Roma, 25 marzo 2022 – Nell’esprimere ferma condanna nei confronti dell’aggressione russa all’Ucraina, con un impegno a sostenere le iniziative di solidarietà verso le popolazioni colpite, forte preoccupazione e allarme sono stati espressi dal Consiglio di Presidenza di Legacoop Produzione e Servizi riunitosi stamattina. Preoccupazione per la tenuta della pace su più ampia scala e per le ripercussioni economiche e sociali del conflitto: dai rincari di materie prime, energia e carburante alle difficoltà nel reperimento dei materiali, fino alle possibili conseguenze sull’occupazione.

“Serve un intervento immediato e di sistema da parte del Governo italiano e dell’Unione Europea – esorta Gianmaria Balducci, Presidente di Legacoop Produzione e Servizi – per scongiurare una paralisi dell’intero sistema produttivo e contrastare le ingenti e disastrose conseguenze dettate dalla guerra. Conseguenze che vanno a gravare su un sistema economico già pesantemente colpito dalla pandemia e già criticamente segnato da carenze strutturali e dalla pluriennale assenza di una strategia industriale ed energetica di lungo termine, italiana ed europea, che ci sta anche facendo perdere competitività con il resto del mondo”.

I vertici di Legacoop Produzione e Servizi, nell’esprimere unanimemente grande preoccupazione per l’evoluzione del conflitto, lanciano un grido d’allarme sull’impatto che la guerra sta avendo sulle filiere produttive e sulla ripresa economica del Paese. Una tempesta perfetta – come da molti definita – che colpisce trasversalmente e a cascata tutti i settori di attività, dall’edilizia all’industria e manifattura, dal trasporto merci e persone all’igiene ambientale, fino alla ristorazione e alle pulizie/multiservizi. Un contesto in cui tenere particolare attenzione anche al tema della legalità, affinché le difficoltà delle aziende non rappresentino opportunità per la criminalità organizzata.

“Alcune aziende energivore e gasivore, come la lavorazione del vetro e delle ceramiche, sono state già costrette, o lo saranno, ad interrompere la produzione, essendo i rincari non più sostenibili. Situazione che andrà a ripetersi e che si sta già ripercuotendo sulle commesse di altre aziende. Contesto molto difficile anche per l’autotrasporto merci, per il quale occorre modulare gli aiuti previsti senza penalizzare le aziende più virtuose. In forte difficoltà anche i servizi essenziali di pubblica utilità, quali raccolta rifiuti, mense ospedaliere e trasporto pubblico locale, che non riescono più a sostenere i rincari e a garantire continuità del servizio per mancanza di materiali; ragion per cui è urgente che il Governo apra ad una revisione prezzi per gli appalti di servizi, oggi esclusi. Pur comprendendo le difficoltà dei livelli istituzionali ad intervenire in questa fase – conclude Gianmaria Balducci, Presidente di Legacoop Produzione e Servizi – senza provvedimenti rapidi e decisivi si rischia uno stop totale delle attività. Se chiudono le imprese chiude il Paese”.

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Roma, 25 febbraio 2022 – «La protesta degli autotrasportatori sta conoscendo degenerazioni che vanno oltre il legittimo diritto di manifestazione. Molte imprese, non solo cooperative, subiscono pressioni tali da non permettere l’utilizzo di automezzi propri. Tutto questo determina un blocco di alcune linee produttive con inevitabili ripercussioni sull’impiego della manodopera. C’è già sentore d’infiltrazione tra i manifestanti di frange violente e criminali. Occorre attivare misure di prevenzione sull’ordine pubblico. Chiediamo ai Ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili di adottare in tempi rapidi le misure più opportune ed efficaci per porre fine a questa drammatica situazione che costituisce un ulteriore ostacolo alla difficoltosa ripresa economica del Paese e delle nostre imprese, già duramente colpite dai rincari delle materie prime e dei costi energetici». Così il presidente di Alleanza Cooperative Maurizio Gardini, anche a nome dei copresidenti Mauro Lusetti e Giovanni Schiavone, in una lettera indirizzata a Luciana Lamorgese, ministro dell’Interno e a Enrico Giovannini ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili sulle degenerazioni nel blocco dell’autotrasporto.