La cooperativa sociale CIDAS di Ferrara, da anni partner del festival di giornalismo “Internazionale a Ferrara”, promuove e partecipa a due importanti tavole rotonde per affrontare il tema dei minori stranieri non accompagnati, spesso esclusi da un’accoglienza adeguata, e dell’abilismo, la forma di discriminazione invisibile contro le persone con disabilità, riaffermando il suo impegno verso una società più equa e inclusiva.
Ferrara, 25 settembre 2024 – La cooperativa sociale CIDAS rinnova la sua storica partecipazione a Internazionale a Ferrara, il festival di giornalismo organizzato dal settimanale Internazionale e dal Comune di Ferrara, contribuendo anche quest’anno con due panel su temi di grande rilevanza sociale: i minori stranieri non accompagnati (MSNA) e la disabilità. La collaborazione tra CIDAS e il Festival prosegue da diversi anni, rafforzando il ruolo della cooperativa come attore chiave nell’ambito dell’integrazione sociale e della tutela dei diritti delle persone più vulnerabili.
Il primo panel, dal titolo “Soli”, che si svolgerà sabato 5 ottobre alle ore 14.30 presso l’ex Teatro Verdi, è dedicato ai minori stranieri non accompagnati (MSNA) e affronterà una questione centrale per CIDAS, che è impegnata nella gestione di progetti di accoglienza per migranti all’interno del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI) promosso dal Ministero dell’Interno, nelle province di Ferrara, Bologna, Ravenna. I minori stranieri non accompagnati rappresentano una parte importante e fragile della popolazione migratoria in Italia. Tuttavia, negli ultimi anni, l’introduzione di nuove norme ha ristretto l’accoglienza, generando una situazione in cui i minori rimangono spesso in strutture non idonee o affrontano sistemi di protezione e integrazione inefficaci.
Durante il dibattito, si cercherà di rispondere alla domanda: chi sono i minori stranieri non accompagnati in Italia e quali riforme sono necessarie per garantire una tutela nazionale adeguata e rispondente al loro superiore interesse?
Tra gli ospiti ci saranno Carla Garlatti, Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, Virginia Costa, direttrice del Servizio Centrale SAI, e Luca Rizzo Nervo, assessore al welfare del Comune di Bologna. Il contributo di Francesco Camisotti responsabile settore società e Diritti di CIDAS metterà in evidenza l’importanza di un sistema di accoglienza integrato, che sappia rispondere alle esigenze specifiche di questi minori vulnerabili, favorendo il loro percorso di protezione e integrazione.
Il secondo dibattito, dal titolo “Barriere”, si svolgerà domenica 6 ottobre alle ore 15 presso il Ridotto del Teatro Comunale eaffronterà il tema dell’abilismo, una forma di discriminazione culturale poco visibile ma profondamente radicata. L’abilismo si basa sull’idea che tutte le persone debbano avere corpi “normali” e funzionanti, escludendo chi presenta impedimenti fisici, mentali o di altro tipo. CIDAS, che gestisce servizi di assistenza per persone con disabilità, ha voluto sostenere questo confronto per promuovere una riflessione critica su come la società spesso ignori le esigenze di queste persone.
Il dibattito si concentrerà anche su un altro aspetto problematico: la retorica dei “supereroi”, spesso utilizzata nelle narrazioni sulle atlete e gli atleti paralimpici, che vengono descritti come dotati di poteri speciali per compensare le “anomalie” dei loro corpi. Questo approccio, apparentemente positivo, rischia in realtà di alimentare stereotipi e di distorcere la percezione della disabilità. Interverranno Fabrizio Acanfora, scrittore e attivista, Marina Cuollo, giornalista e consulente, e Simonetta Botti responsabile settore disabilità di CIDAS, che condividerà la visione e l’esperienza della cooperativa nel sostegno a una società più accessibile.
La cooperativa è una presenza costante in questa manifestazione da diversi anni. Questa collaborazione è nata dal comune impegno a sensibilizzare il pubblico su temi cruciali per il benessere sociale e l’inclusione delle persone più fragili.
I due panel promossi quest’anno testimoniano il continuo impegno della cooperativa nel favorire una riflessione collettiva e propositiva su questioni sociali complesse, come l’accoglienza dei minori e la lotta alle discriminazioni legate alla disabilità, contribuendo così a costruire una società più equa e inclusiva.