Cooperativa Itaca, avviato a Caneva (PN) uno speciale percorso di foto-narrazione

Avviato a Caneva uno speciale percorso di foto-narrazione che coinvolge tre classi seconde per un totale di 62 alunni del locale Istituto comprensivo statale Andrea Zanzotto. Il progetto è co-finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia all’interno della Legge regionale n. 22/2014 “Promozione dell’invecchiamento attivo”, promosso dal Comune di Caneva e gestito dalla Cooperativa sociale Itaca.

Sono previsti quattro incontri, il primo online si è tenuto il 23 febbraio ed è consistito nella presentazione generale del progetto alle tre classi interessate, le 2^ A, B e C, mentre il secondo e il terzo sono previsti entro la prima metà di marzo in presenza a scuola: attraverso la fotografia e tecniche creativo-artistiche, gli alunni potranno approfondire, sotto la guida di Elena Tomasella, educatrice e psicologa della Cooperativa Itaca, il loro legame con il territorio di Caneva e con una figura anziana per loro importante.

Durante gli incontri ciascun alunno realizzerà una “cornice di significato”, che racchiude ciò che è emerso durante gli appuntamenti precedenti e che, al termine dell’esperienza, si porterà a casa. Il quarto ed ultimo incontro è previsto il 23 marzo per tutte e tre le classi e vedrà, sempre in presenza a scuola, la conclusione delle cornici, la condivisione delle stesse con gli altri partecipanti e un feedback di restituzione con il gruppo classe. Al termine del percorso, verrà allestita nei locali del comprensivo una speciale mostra con tutte le cornici create dagli alunni.

Il progetto di foto-narrazione sarà una preziosa opportunità per consentire agli alunni di riflettere sui legami che la pandemia ha “tenuto in sospeso”, impedendo ad esempio di far visita alle persone care, soprattutto gli anziani, come anche di imparare a vedere nella persona anziana le sue risorse, le possibilità, il patrimonio di valori e tradizioni che può trasmettere.

Al contempo, sarà occasione per riflettere sul proprio territorio, andando a scovare al suo interno il “posto del cuore” di ognuno, magari riconducendolo ad un ricordo con l’anziano di riferimento. Ma offrirà anche la possibilità di concedersi del tempo per riflettere su ciò che spesso viene dato per scontato, o ancora di cimentarsi in attività manuali, oltre il bello fine a se stesso, imparando ad apprezzare e rispettare l’unicità di ciascuno.

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