Cooperativa Itaca. Change è best practice europea nella prevenzione della violenza di genere

CONEGLIANO-PORDENONE. Gli uomini che agiscono violenza contro le donne sono al centro dell’impegno del progetto europeo CHANGE, che è in fase di attuazione in Friuli Venezia Giulia e in Veneto, in particolare nelle provincie di Pordenone, Gorizia e Treviso. Se da un lato è fondamentale intervenire per sostenere vittime e familiari, e tentare di riparare i danni delle condotte criminose, per fermare la violenza è necessario anche occuparsi degli uomini che la commettono. Proprio oggi CHANGE è stato presentato come best practice all’interno dell’evento on line “Building a stronger future: strategies and practices to establish effective coordinated response to address domestic violence“, organizzato dal consorzio europeo che ha realizzato e illustrato il protocollo ASAP 2.0, per una risposta coordinata ai casi di violenza domestica.

Tra gli obiettivi del progetto “CHANGE. Pathways to prevent and combat gender-based violence” – cofinanziato dalla Commissione Europea e guidato dalla Cooperativa sociale Itaca – la creazione e messa a sistema di percorsi di prevenzione e contrasto alla violenza di genere attraverso attività di sensibilizzazione e educazione nelle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado; la realizzazione di percorsi formativi per professionisti del settore che operano in prima linea sul tema della violenza di genere, affinché vengano costruite risposte coordinate tra i servizi del territorio, incrementando la sicurezza di donne vittime di violenza; l’apertura e il potenziamento di quattro “Sportelli CHANGE per uomini autori di violenza” a Pordenone, Gorizia, Treviso e Conegliano (TV), a potenziamento dei CUAV esistenti nei territori.

Anche il protocollo europeo ASAP 2.0, acronimo di A Systemic Approach for Perpetrators, si occupa del lavoro con gli uomini che agiscono violenza nelle relazioni con focus sulla sicurezza di donne e bambini, massimizzando l’efficacia dei programmi per gli autori di violenza e promuovendo risposte coordinate. Il protocollo si è dimostrato efficace nel rafforzare la cooperazione multidisciplinare dei servizi per le vittime e gli autori di violenza. 

Dal 2022, il team di ASAP 2.0 lavora allo sviluppo di una metodologia standardizzata per la collaborazione tra i programmi per gli uomini autori di violenza e i servizi di supporto alle vittime, e con attori chiave del sistema, per la valutazione del rischio e la gestione dei casi.

Ora, dopo due anni di impegno su questo tema in Italia, Bulgaria, Cipro e Grecia, il Protocollo ASAP 2.0 è pronto per essere presentato. Tale protocollo stabilisce il quadro per una miglior collaborazione e fornisce una struttura chiara e personalizzabile per gestire i casi di violenza domestica, a seconda delle capacità e dei contesti specifici di ogni organizzazione e Paese. Il protocollo ASAP 2.0, il toolbox e le raccomandazioni si possono consultare a questo link.

Durante l’evento “Building a stronger future: strategies and practices to establish effective coordinated response to address domestic violence”, tenutosi oggi dalle 10 alle 16, il team ha condiviso il protocollo e il toolkit ASAP 2.0. L’evento ha riunito anche esperti delle migliori pratiche europee, che hanno presentato diversi modelli di risposta coordinata, applicati ad altrettanti obiettivi e sistemi. In tale occasione, CHANGE è stato presentato come modello operativo a livello europeo.

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