Cooperazione e teatro, una storia al futuro: 1974-2024

Venerdì 4 ottobre 2024, dalle 14,30, presso il Teatro Vascello, Via G. Carini, 78 Roma (RM).

Il teatro cooperativo ha fatto la storia: dal fermento delle cantine dei primi anni ’70, sulla spinta dei movimenti giovanili e della voglia di spaziare fra teatro, cinema, danza, musica e arti visive, nasce – soprattutto a Roma – una nuova forma di esprimersi, di lavorare, di fare cultura. Cinquant’anni fa prendeva vita la Cooperativa La Fabbrica dell’Attore, con Giancarlo Nanni e Manuela Kustermann, che festeggia questa importante ricorrenza. Ed è questo il momento che Teatro Vascello, Legacoop Lazio e CulTurMedia Legacoop hanno scelto per rilanciare il modello cooperativo, un modello che ha già fatto la storia del mondo dello spettacolo e che ha un grande futuro davanti. E proprio al Teatro Vascello, in Via G. Carini 78, venerdì 4 ottobre a partire dalle 14,30 si terrà il convegno studio “Cooperazione e Teatro: una storia al futuro 1974-2024”, con testimonianze, incontri, approfondimenti, studi, contributi di ricerca sull’importanza e l’innovatività del modello cooperativo per il settore dello spettacolo e una tavola rotonda. L’incontro, aperto a tutti, fa parte delle celebrazioni per i 50 anni della Cooperativa La Fabbrica dell’Attore.

Indipendenza, innovazione dei linguaggi, ibridazione degli spazi e penetrazione della città nell’esperienza teatrale: sono queste le parole chiave che riassumono il contributo del teatro cooperativo al tessuto culturale della Capitale e del Paese”, afferma Giovanna Barni, presidente di CulTurMedia Legacoop. Per Barni, si tratta di un modello che può dare importanti risposte a fronte delle tante criticità attuali per lo spettacolo dal vivo, che penalizzano soprattutto le forme indipendenti e innovative e i giovani artisti. La cooperazione si dimostra avanguardia resiliente capace non solo di sopravvivere ma anche di fare rigenerazione urbana, coesione sociale e sperimentazione. Ed è per questo che ci rivolgiamo anche ai giovani artisti per proporci come modello alternativo per lautoorganizzazione, come rete diffusa che può dare spazio anche ai nuovi talenti. Ed è anche una possibilità per il futuro di una Capitale multicentrica, in grado di offrire ai propri cittadini e agli ospiti cultura di prossimità e di qualità”.

La cooperazione è una forma plurale e indipendente, con funzione sociale e collettiva, che ha un valore storico, ma che è anche giovane, basata su una cultura urbana libera e diffusa, proiettata al futuro”, commenta Mauro Iengo, presidente di Legacoop Lazio. “Vogliamo sviluppare una progettualità per la Capitale e la Regione, perché la cultura di prossimità e la cultura diffusa diventi una realtà. I principi della cooperazione applicati al fare teatro – autonomia di gestione, libertà creativa, ibridazione delle professioni, attenzione alla partecipazione politica e civile – diventano motore di prospettiva e cambiamento, suggeriscono un modello attrattivo per i giovani artisti”, conclude Iengo.

Dopo i saluti istituzionali di Mauro Iengo, Presidente Legacoop Lazio, di Simona Baldassarre, Assessore alla Cultura della Regione ed Elio Tomassetti, Presidente del Municipio XII, un primo incontro dedicato alla storia del teatro cooperativa coinvolgerà Alberto Bentoglio, Professore dell’Università degli Studi di Milano, Manuela Kustermann, attrice e Presidente della Cooperativa La Fabbrica dell’Attore, e Ilaria Lepore, ricercatrice dell’Università la Sapienza. Verrà anche presentata la ricerca “Piccole storie cooperative”, una cartografia critica che intende ricostruire, a partire dalle voci e dalle testimonianze, un racconto dello scenario produttivo, artistico e culturale della realtà cooperativistica nel settore teatrale a Roma tra anni Sessanta e Ottanta. A seguire, un confronto per capire in che modo la cultura cooperativa può essere una traccia da seguire per dare una prospettiva alle nuove generazioni: partecipano Giovanna Barni, Presidente CulTurMedia Legacoop Nazionale, Tiziana Biolghini, Consigliera Città Metropolitana di Roma Capitale, Luca Fornari, ad di ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma, Daniela Bortignoni, direttrice dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, Marco Benvenuti, direttore Centro Crea – Nuovo Teatro Ateneo dell’Università la Sapienza, Emanuele Bevilacqua, Coordinatore CulTurMedia Legacoop Lazio, e Marco Trulli, Responsabile Cultura di Arci Nazionale. Infine, l’illustrazione del progetto di ecodistretto culturale nel quartiere di Monteverde, con la partecipazione dei primi soggetti coinvolti: Cooperativa Prospetti, Rete Doc, Casale dei Cedrati, Teatro Vascello, Teatro Porta Portese e Rete Ecoritmi (Fondazione Roma 3 Teatro Palladium, Cooperativa ETICAE – Stewardship in Action, Associazione culturale Margine Operativo), la presentazione della Rete Green District (progetto R.I.S.E. Legacoop Lazio) e del Protocollo Eventi Culturali sostenibili (progetto R.E.T.E.), l’assessora alla Cultura del XII Municipio Gioia Farnocchia. Le “non conclusioni” sono affidate a Miguel Gotor, Assessore alla Cultura del Comune.

E alle 21, a conclusione della giornata di confronto, è in programma lo spettacolo “La fabbrica dell’attore, 50 anni di (R)esistenza”, con la regia di Manuela Kustermann. Uno spettacolo immersivo di immagini, video, luci, musiche, ricordi e aneddoti per celebrare il cinquantesimo anniversario della compagnia, e rivivere insieme le atmosfere magiche di spettacoli che hanno segnato un’epoca, sospesi fra immaginazione e realtà.

Il programma:

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