Martedì 17 gennaio alle 10.30 nella sede di Legacoop a Roma in via Guattani 9 la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli a confronto con Legacoopsociali. L’incontro dal titolo “Cooperazione sociale e disabilità: riflessioni e proposte” si terrà nella Sala Basevi e vedrà un confronto pubblico tra la cooperazione sociale, il terzo settore, l’Anci, i sindacati e l’Osservatorio nazionale disabilità.
Dopo l’apertura della presidente nazionale Legacoopsociali Eleonora Vanni ci sarà l’introduzione del vicepresidente vicario e responsabile Gruppo Disabilità di Legacoopsociali Alberto Alberani. A seguire, sono previsti gli interventi delle esperienze cooperative di Labirinto, Di Vittorio, Serena e Il Bettolino.
Nella seconda parte della mattinata ci sarà la tavola rotonda con i contributi di Giampiero Griffo (Osservatorio nazionale disabilità), Roberto Speziale (Forum Terzo Settore), Federico Camporesi (Arfie Ue), Silvia Stefanovichy (Cisl) e Edi Cicchi (Anci).
Tra le proposte che saranno presentate alla ministra Locatelli ci sono il superamento degli appalti scolastici verso forme di accreditamento per valorizzare il lavoro degli educatori, la realizzazione del budget di progetto nei servizi attraverso la co-progettazione, la promozione dell’incontro fra coop di tipo B e imprese per favorire l’assunzione delle persone con disabilità.
Grazie a queste radici e alla condivisione del valore dell’integrazione e dell’inclusione sociale, del riconoscimento e valorizzazione della diversità”, dichiara il vicepresidente Alberto Alberani. “La cooperazione sociale ha svolto il percorso che conduce alle proposte odierne sapendo che molte conquiste sono state fatte ma che molte altre sfide ci aspettano nella consapevolezza che i diritti acquisiti non lo sono mai per sempre e vanno continuamente adeguati. Le proposte che vengono presentate sono il frutto di idee e riflessioni che molte volte riconoscono problemi che noi vorremmo affrontare in senso costruttivo proponendo proposte e innovazioni”.
“L’handicap è un problema sociale e non un problema privato”, ricorda Legacooopsociali, era uno slogan molto presente nel periodo in cui le prime cooperative sociali, pur in assenza di contratto di lavoro e di riconoscimento della professionalità, insieme alle famiglie e molto spesso anche ai politici locali di ogni estrazione, lottavano per affermare i diritti ad una vita vera, un periodo dove le parole co-programmazione e co-progettazione non esistevano perché semplicemente insieme si costruivano innovative risposte anche aiutati da persone straordinarie come Andrea Canevaro.
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