Con l’arrivo del sì definitivo alla legge sull’autonomia differenziata, il coordinamento delle Legacoop del Mezzogiorno non può non esprimere tutta la perplessità e le preoccupazione per una votazione che produrrà effetti devastanti e un’ulteriore involuzione economica e sociale del Sud.
Gli ultimi dati della Svimez rilevavano nel Mezzogiorno un aumento del PIL del 1,3% rispetto alla media nazionale dell’0,9%, e un aumento degli occupati del 2,6% all’anno: maggiore rispetto alle altre macroaree e alla media nazionale del +1,8%.
I buoni risultati sono stati conseguiti grazie al PNRR, che ha portato ad una strategia coordinata di investimenti al Sud, proprio perché il Mezzogiorno rappresenterebbe il potenziale di crescita dell’Italia grazie alle importanti filiere produttive – a partire dall’agroalimentare – che possono portare il Paese ad essere maggiormente competitivo rispetto alle altre Regioni Europee.
La votazione a favore dell’autonomia differenziata, così come anche rimarcato dalla Svimez, invece, porterà ad una frammentazione delle politiche, ogni regione adotterà strategie a compartimenti stagni con la conseguenza, evidentemente consapevole e voluta, di portare il Sud, sempre di più, all’impoverimento economico e, soprattutto, sociale.
Una scelta scellerata la cui votazione positiva, anche con l’assenza di molti deputati, segnerà nel peggiore dei modi il futuro dell’Italia, con una riforma disomogenea, diseguale e anticostituzionale.
Legacoop Mezzogiorno ritiene che senza adeguate politiche di perequarazione per welfare, sanità, istruzione, infrastrutture, tra tutte le Regioni, per eliminare gli enormi divari tra Nord e Sud e perpetuati nei decenni, la scelta dell’autonomia differenziata non farà altro che continuare e rafforzare una politica che ha visto il Sud da sempre scientemente relegato ad una posizione di perenne assistenzialismo.
Riteniamo che aldilà della votazione espressa dai parlamentari italiani, che costituiscono la maggioranza che oggi governa il nostro Paese, sia necessaria una reale presa di coscienza di tutti i cittadini e che ognuno per le proprie funzioni debba assumersi le dovute responsabilità verso il futuro nostro e dei nostri figli e nipoti.
Serve un Paese unito, non differenziato, per vincere le sfide globali che si presentano. A rimetterci sarà sicuramente il Mezzogiorno, ma anche il Paese nel suo insieme, relegando il Nord a subire esso stesso una dipendenza subalterna rispetto alle Regioni più ricche d’Europa come la Germania.
Claudio Atzori Legacoop Sardegna; Filippo Parrino Legacoop Sicilia; Anna Ceprano Legacoop Campania; Carmelo Rollo Legacoop Puglia; Chiara Iosue Legacoop Molise; Innocenzo Guidotti Legacoop Basilicata; Lorenzo Sibio Legacoop Calabria; Luca Mazzali Legacoop Abruzzo.