Da Lunedì 8 marzo e per almeno due settimane, Veneto e Friuli Venezia Giulia diventano arancioni, fascia di rischio Covid in cui rientrano anche Abruzzo, Marche, Piemonte, Umbria, Toscana e le province autonome di Bolzano e Trento. Nella fascia di rischio più alta, cioè la rossa, da lunedì entra la Campania, mentre Basilicata e Molise lo sono già dalla scorsa settimana. Rimangono gialle Liguria, Lazio, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta, ancora bianca la Sardegna. Questa la situazione delle fasce di rischio per area – salvo la continua creazione di micro zone rosse per contenere i cluster di contagi da parte di tutte le Regioni – secondo quanto disposto dal ministero della Salute, le cui due ordinanze che inseriscono Veneto e Friuli in area arancione e confermano l’Emilia-Romagna in questo colore e la Campania in zona rossa sono appena state pubblicate sulla Gazzetta ufficiale. Qui le FAQ del governo su cosa è possibile fare e cosa no in base alla collocazione dei territori per fasce di rischio.
Quanto alla Lombardia, in zona arancione secondo il ministero, da ieri 5 marzo e fino al 14 si trova in zona “arancione rafforzato“, come disposto dall’ordinanza del 4 marzo firmata del presidente Attilio Fontana, secondo cui sul territorio regionale:
– è sospesa la didattica in presenza per tutte le classi delle scuole elementari, scuole medie, scuole secondarie di secondo grado e istituzioni formative professionali. Sono sospese anche le attività delle scuole dell’infanzia;
– è vietato recarsi presso le cosiddette “seconde case” e verso le abitazioni private abitate;
– l’accesso alle attività commerciali è limitato ad un solo componente per nucleo familiare;
– è vietato utilizzare le aree attrezzate per gioco e sport all’interno di parchi, ville e giardini pubblici, fatta eccezione per le persone affette da disabilità;
– è obbligatorio indossare mascherine chirurgiche o presidi analoghi di protezione delle vie respiratorie sui mezzi di trasporto pubblici.
In Emilia-Romagna il quadro è composito, come spiega un comunicato della Regione: sono in zona arancione le province di Piacenza, Parma e Ferrara per almeno altre due settimane. In zona rossa Modena e Bologna e da lunedì, spiega un altro comunicato, anche Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna, tutte e 5 la Province restano di questo colore fino al 21 marzo.
In zona arancione scuro fino al 21 marzo la provincia di Reggio Emilia dove, secondo il Decreto del presidente Stefano Bonaccini del 3 marzo, è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori dei comuni, nonché all’interno degli stessi. Il transito sui territori dei comuni è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni e non sono consentiti gli spostamenti verso altre abitazioni private; la scuola dell’infanzia prosegue in presenza mentre tutte le altre attività scolastiche e didattiche si svolgono esclusivamente con modalità a distanza.