Cooperative sociali e culturali di Legacoop Toscana insieme per una cultura che “cura”. Nella fase sperimentale tre esperienze pilota a Livorno, Prato e Lucignano (Ar) che hanno riguardato a Livorno minori e famiglie con fragilità socio-economiche e culturali, a Prato giovani over 18 e anziani insieme per uno scambio intergenerazionale, a Lucignano (Ar) i ragazzi e tutta la comunità per costruire insieme un ecosistema socio-culturale.
Livorno, 6 marzo 2024 – Cooperative sociali e culturali insieme, per sostenere l’idea di cura attraverso la cultura e costruire format replicabili in diversi territori. Sono gli obiettivi di Affianco, il percorso di welfare culturale – tra i primi in Toscana – promosso da Legacoop Toscana e Fondazione Noi-Legacoop Toscana. Il percorso è stato presentato stamani a Livorno nella giornata di studi “Affianco. Alleanze strategiche e prospettive per il welfare culturale in Toscana”, organizzata da Legacoop Toscana e Fondazione Noi-Legacoop Toscana e patrocinata dal Comune di Livorno. Il welfare culturale rappresenta un nuovo modello integrato di promozione del benessere e della salute degli individui e delle comunità, attraverso pratiche fondate sulle arti visive, performative e sul patrimonio culturale.
Il percorso ha visto una prima fase sperimentale da novembre a febbraio/marzo, con tre esperienze pilota, aLivorno, a Prato e a Lucignano (Arezzo), che hanno visto protagoniste 13 cooperative aderenti a Legacoop Toscana: 5 del settore Culturmedia e 8 del settore Welfare. Le esperienze pilota hanno riguardato a Livorno minori e famiglie con fragilità socio-economiche e culturali, a Prato giovani over 18 e anziani insieme, a Lucignano (Ar) tutta la comunità a partire dai ragazzi.
“Affianco sperimenta nuove soluzioni ai bisogni sociali attraverso la cultura: cooperative culturali e sociali lavorano insieme in maniera integrata, promuovendo una serie di azioni culturali ad alto valore sociale – afferma la presidente della Fondazione Noi-Legacoop Toscana Irene Mangani –. Dopo una prima fase di formazione rivolta alle cooperative sociali e culturali che hanno aderito al percorso, abbiamo avviato tre esperienze pilota che hanno sperimentato dei modelli replicabili anche in altri territori e che hanno dato risultati incoraggianti. Ora vogliamo far conoscere il progetto alle istituzioni e avviare una nuova fase progettuale che potrebbe prevedere, ad esempio, il coinvolgimento delle cooperative di medici di medicina generale”.
Il welfare culturale
Il welfare culturale si fonda sul riconoscimento, sancito anche dall’Organizzazione mondiale della sanità, dell’efficacia di alcune specifiche attività culturali, artistiche e creative, come fattore di promozione della salute […] (def. Treccani 2020).
Nel novembre 2019 l’OMS ha pubblicato un Rapporto – What is the evidence on the role of the arts in improving health and well-being? A scoping review – che riassume le evidenze fino a quel momento raccolte nel mondo sul ruolo delle arti nel migliorare la salute e il benessere, con un focus specifico sulla Regione Europea dell’OMS. Oltre 3000 evidenze documentano un ruolo importante per le arti nella prevenzione della malattia, nella promozione della salute, nella gestione e nel trattamento delle malattie per tutta la vita.
Le tre esperienze pilota di “Affianco”
Livorno: costruire abitudini culturali
Il progetto “Costruire abitudini integrando cultura e sociale: bambini e famiglie nei luoghi della cultura” ha avuto come obiettivo quello di avvicinare bambini, bambine, famiglie con fragilità socio-economiche e culturali al patrimonio artistico della città, in particolare ai Musei. L’esperienza è stata coordinata delle cooperative culturali Itinera e Agave e dalla cooperativa sociale Cuore Liburnia. Il percorso educativo è stato attivato presso il centro aggregativo per giovani dei Salesiani Don Bosco grazie al supporto dell’associazione Progetto Strada che gestisce le attività ludico-didattiche presso lo spazio. È stato fatto un primo incontro con i bambini per presentare i luoghi della cultura e gli operatori culturali e sociali. Il gruppo era costituito sia dai bambini che abitualmente frequentano il doposcuola sia dai minori dell’educativa domiciliare coordinata dalla cooperativa sociale Cuore Liburnia. Nelle settimane successive si sono svolte visite guidate e attività di laboratorio presso il Museo della Città e il Museo Civico Fattori: i primi incontri hanno visto la partecipazione solo dei bambini accompagnati da educatori e operatori culturali, mentre a conclusione del percorso è stata organizzata una giornata aperta alle famiglie. Si tratta di realtà multiculturali presenti sul territorio, famiglie che non hanno mai avuto occasione di conoscere i musei del territorio e che, grazie all’iniziativa, hanno potuto fruire del patrimonio artistico della città in cui ormai vivono da tempo.
Prato: giovani e anziani insieme
Il gruppo di lavoro del progetto comprende le cooperative Arca, Alice, Cat, Coop21, LAMA Impresa sociale. L’esperienza pilota “Reciprocità culturali” è stata realizzata in collaborazione tra la Cooperativa Sociale Alice di Prato e la Cooperativa culturale Le Rifiorenze di Firenze con l’obiettivo di accrescere il benessere delle persone coinvolte, allargare la rete della comunità e promuovere uno scambio generazionale tra i partecipanti. Sono stati individuati 4 anziani con buoni livelli di autonomia (grazie alla collaborazione del Centro Anziani “La Sartoria” – AUSER di Vaiano e della Residenza Anziani “Villa Egle” della Cooperativa Alice) e 4 giovani over 18. Fondamentale anche la collaborazione con il Servizio “T’Accompagno io” dell’AUSER di Vaiano. Un primo incontro si è tenuto presso il Museo delle Macchine Tessili di Vernio, in seguito ci sono state una serie di uscite, anziani e giovani insieme, al Museo Soffici e alla Villa medicea di Poggio a Caiano, al Teatro Garibaldi a Prato, al Multiplex a Prato e al Museo della Cattedrale (Duomo di Prato) e in particolare agli affreschi di Filippo Lippi e al pulpito di Donatello. Il processo di monitoraggio si è basato sull’adozione del toolkit “Misurare il benessere al museo” realizzato da UCL (University College of London), che si focalizza sui livelli autopercepiti riferiti ad aspetti del benessere come i cambiamenti dell’umore e delle emozioni, prima e dopo l’esperienza culturale. Dai dati raccolti è emerso un netto miglioramento del benessere individuale e di gruppo sia nel corso delle singole esperienze culturali che su tutto il processo.
Lucignano (Arezzo): costruire un ecosistema socio-culturale in un piccolo borgo
Il progetto ha visto coinvolte la cooperativa culturale Officine della cultura di Arezzo e le cooperative sociali Arcobaleno di Follonica (GR), Uscita di Sicurezza di Grosseto e Arancia Bludi Siena, con la collaborazione del Comune di Lucignano edell’Istituto comprensivo Lucignano Rita Levi Montalcini. È stata fatta una mappatura del territorio e del patrimonio culturale per intercettare bisogni della comunità di Lucignano. Sono stati coinvolti i ragazzi attraverso la web radio della scuola secondaria di primo grado, nell’ottica di riavvicinarli alle istituzioni culturali del paese. I ragazzi hanno assistito ad alcuni spettacoli al Teatro comunale Rosini e intervistato gli artisti protagonisti, restituendo alla comunità sotto forma di podcast le loro recensioni. Si è dato vita a un patto di comunità propedeutico allacoprogettazione di spazi nuovi del Teatro comunale Rosini nell’ottica del welfare culturale e dell’aggregazione giovanile. Secondo il modello costruito, seguirannosperimentazioni in altri borghi delle province coinvolte (Siena, Grosseto, Arezzo), che saranno anticipate da un passaggio di testimone tra il borgo di Lucignano e gli altri borghi in un evento culturale presso servizi e attività delle cooperative sociali.